AVVOCATI PRONTI A DISERTARE LE AULE

20-01-2012

AVVOCATI PRONTI A DISERTARE LE AULE

Al termine di una giornata concitata, che ha visto l’avvocatura riunita a Roma, mentre in Cdm si decidevano le sorti del decreto "Salva Italia", TopLegal ha raggiunto telefonicamente Maurizio De Tilla (in foto), presidente dell’Oua (Organismo unitario dell’Avvocatura). «230mila avvocati schierati su un fronte comune». Sono questi i numeri comunicati da De Tilla, che si dice «indignato per quelle sei leggi e decreti che negli ultimi mesi hanno messo a tappeto la giustizia civile». E allora «sì alle proteste per dire no alle liberalizzazioni». Il calendario degli scioperi è già pronto e prevede 14 iniziative, che - a partire dalla manifestazione indetta domani, 21 gennaio, a Milano -  cercheranno di contrastare «le liberalizzazioni selvagge e la rottamazione della giustizia», come si legge nel comunicato diffuso dall’Oua. 
Culmine delle proteste, l’astensione dalle udienze del 23 e 24 febbraio. A chiarire nel dettaglio punto per punto gli obiettivi della serrata, lo stesso De Tilla: «Con lo sciopero chiediamo il ripristino delle tariffe che garantiscono la qualità della prestazione professionale, l’esclusione dei soci di capitale dagli studi professionali, un provvedimento che costituisce un problema per le possibili infiltrazioni mafiose e la corruzione, e una legge professionale moderna che tuteli principalmente i giovani avvocati. Per ridurre i tempi dei processi: tribunali tecnologici, processo telematico, prassi virtuose, manager e riorganizzazione degli uffici, eliminazione dell’obbligatorietà della media-conciliazione, autogestione delle risorse, legge delega per la riforma dei giudici laici evitando inutili soppressioni, revisione del provvedimento sulla geografia giudiziaria».


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