Francesco Arecco (in foto), avvocato esperto di diritto amministrativo, diritto dell'ambiente e dell'energia lascia Pirola Pennuto Zei, all'interno del quale era arrivato con la fusione con Agnoli Bernardi e, in qualità di senior associate, entra a far parte del dipartimento Environment, Regulatory and Planning di Baker & McKenzie, che in Italia fa capo a Pierfrancesco Federici.
Arecco incrementerà, in particolare il settore Energy dello studio, che con il nuovo ingresso arriva a quota 9 avvocati, di cui 4 soci Alberto Fornari e Domenico Mino Palumbo presso la sede di Milano, Alfredo Lucente e Valerio Salce a Roma, e cinque associate.
«Ho deciso di cambiare studio per l'internazionalità», dice Francesco Arecco a TopLegal, «In uno studio internazionale, infatti, penso si possa offrire una prospettiva in più alla clientela».
L'avvocato, che prima di Pirola Pennuto Zei era nel team di Pavia e Ansaldo, oltre ad operare in materia di diritto Ambientale e Energy è un vero "seguace" della Green Economy.
Per lui, infatti, operare come legale nel settore "verde" non vuol dire solo risolvere i problemi quando si presentano o portare a termine una due diligence ma lavorare con una visione più ampia, «Oggi gli avvocati che operano in qusto settore hanno la possibilità di lavorare avendo una visione globale per poter agire a monte e per cercare la soluzione del problema prima ancora che si presenti», asserisce Arecco, «È necessario guardare più lontano e non lavorare nell'ottica del Day by day. Un cambiamento ambientale, infatti, può avere effetti sull'ecosistema per centinaia di anni. Per questo è importante anche sollevare problemi e proporre soluzioni a livello normativo».
Nell'ottica di un intensificazione delle procedure ecosostenibili, anche la professione legale potrebbe subire qualche cambiamento e l'avvocato Arecco
sta già iniziando a vivere la professione in una nuova ottica, «Come consulenti legali dobbiamo spiegare al cliente le varie vie da intraprendere, in chiave Green, e pianificare le operazioni, modalità che crea un grande vantaggio per gli stessi clienti», spiega Arecco, «La mia filosofia si rifà a quella dei falegnami statunitensi "Think twice,cut once", pensa due volte e taglia una volta sola, perché se il legno è già tagliato è troppo tardi».
Per operare con più consapevolezza nel settore Energy, secondo Arecco,è necessario interfacciarsi con i tecnici: «Credo che un avvocato debba saper
parlare con gli ingegneri che si occupano dei progetti, per questo è fondamentale prepararsi; anche perché se l'ingegnere riesce comunque a
leggere una normativa, l'avvocato, che non ha preparazione, di fronte ad un
testo tecnico, si blocca». «Io consiglio sempre ai clienti di usufruire anche del parere del tecnico, con cui, poi, mi interfaccio personalmente». Arecco, infatti, collabora direttamente con il Politecnico, l'Università di Genova, Padova, oltre a essere coordinatore scientifico della formazione energy Ipsoa e Nextville.
Per quanto riguarda il decreto legislativo sulle rinnovabili, Arecco, non è pessimista, «Le operazioni di valore continueranno ad essere fatte. Certo adesso ci troviamo ad avere a che fare con due testi e c'è confusione, hanno creato entropia, tuttavia, credo che si continuerà a produrre energia ecososteninbile».
Francesco Arecco non è, inoltre, soltanto un avvocato, ma tra approfondimenti giuridici e ambientali, è anche un artista visivo «Non ragiono a compartimenti stagni ed essere avvocato non preclude il fatto di poter fare arte», conclude Arecco.
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