Free Now assistita da Baker McKenzie ha ottenuto una importante vittoria davanti al Consiglio di Stato. I giudici hanno infatti confermato l'illiceità - già accertata dall'Agcm su segnalazione di Free Now - delle condotte poste in essere dai principali radio taxi milanesi al fine di precludere, attraverso patti di non concorrenza e clausole di esclusiva, l'uso di applicazioni digitali "aperte" sviluppate da soggetti terzi indipendenti quali Free Now, per facilitare l'incontro tra la domanda (utenza) e l'offerta (tassisti) dei servizi taxi. Il Tar Lazio aveva annullato, in primo grado, la decisione dell'Agcm ma il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza, accogliendo le argomentazioni formulate dall'Autorità e da Free Now.
Baker McKenzie ha agito con un team coordinato dal partner Andrea Cicala (in foto) e composto dall’of counsel Francesco Goisis, dalla senior associate Miriam Allena e dal junior associate Lorenzo Sacco.
Non è la prima volta che l'offerta di servizi taxi è nel mirino dell'Agcm: a dicembre 2018 Taxiblu e Autoradiotassì, assistite da Pavia e Ansaldo, hanno ottenuto la sospensione dell’efficacia del provvedimento dell’Agcm che accertava il cosiddetto cartello dei radio taxi; Legance ha assistito mytaxi in un procedimento dinanzi all’Agcm che ha portato alla condanna delle clausole di esclusiva contenute negli statuti delle principali cooperative e società di taxi; Pavia e Ansaldo ha assistito TaxiBlu, Autoradiotassi e Pronto Taxi nei primi due procedimenti avviati dall’Agcm nel settore del trasporto pubblico locale non di linea.
Concorrenza