Al TopLegal Corporate Counsel Forum tenutosi lo scorso 5 luglio, i professionisti del settore si sono confrontati sulle opportunità e minacce che caratterizzano il processo del beauty contest. Sono intervenuti: Carmen Di Marino, chief legal officer di Dompé, Fabio Fagioli, general counsel di Maire Tecnimont, Claudia Ricchetti, direttore legale e societario di Anas, Federico Sutti, managing partner di Dentons. Presente in veste di moderatore della tavola rotonda Alessandro Renna, fondatore e Ceo di 4cLegal.
Il comparto legale ha visto sempre di più affermarsi la procedura del beauty contest per la selezione dei consulenti esterni. Si è diffuso grazie all’obbligatorietà delle norme e della compliance. Visto dalle aziende, il beauty contest si caratterizza quale processo aziendale, da gestire nell’ambito delle attività ordinarie con i tempi e le risorse spesso limitate a disposizione delle direzioni legali.
Dal punto di vista degli studi legali viene percepito un approccio più aperto verso il beauty contest, rispetto a qualche anno fa. Ma è considerato un mercato di nicchia e si rilevano ancora pressioni sul pricing e difficoltà a conformarsi alle policy del cliente e del suo ufficio affari legali.
La percezione è che nella maggior parte dei casi si risolva in una semplice gara al ribasso, anche a causa della mancanza di trasparenza su modalità e processo di selezione. Al fine di rispondere a queste criticità, come testimoniato dai general counsel intervenuti nel dibattito, è fondamentale l’intervento della direzione legale nelle attività preliminari e di strutturazione.
Di seguito è possibile visionare il video integrale della tavola rotonda.
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