Bonelli Erede Pappalardo, primo studio d'Italia secondo la TopLegal 100, con 128 milioni di fatturato e più di 250 avvocati, si "sdoppia" in termini di agenzie di comunicazione. L'insegna, da anni seguita da Barabino & Partners, ha deciso di affidare la gestione dei dipartimenti specialistici di Amministrativo, Antitrust, Fisco, Lavoro e Proprietà Intellettuale a Close to Media. L'obiettivo, secondo quanto trapela, è quello di consentire una maggiore veicolazione delle informazione derivanti da queste practice, probabilmente rimaste "in ombra" per l'imponenza del Corporate, M&A, Societario e Dispute Resolution.
Lo studio per la sede di Londra si affida, già da tempo, a Kysen pr.
Per una realtà della portata di Bep, l'introduzione di una seconda agenzia appare una decisione significativa e senza precedenti che apre la strada a riflessioni sull'evolversi dell'approccio degli studi alla comunicazione. E sul ruolo che le problematiche di governance interne giochino su questo fronte. Tra le boutique specialistiche e gli studi più piccoli, infatti, capita che la gestione della comunicazione e del business development veda coinvolti più soggetti a seconda della specializzazione. Ma non si tratta di divisioni orizzontali dei dipartimenti come pare essere nel caso di Bonelli.
Peraltro, in una fase di riflessione come quella attuale, ieri è piombata sullo studio un'emergenza comunicativa da allarme rosso. Il portale Indymedia ha diffuso la storia di una relazione sentimentale tra due colleghi all'interno dello studio, finita con l'allontanamento nel 2008 della donna secondo procedure e comportamenti che la stessa avrebbe riportato all'Ordine (o quanto meno al Comitato pari opportunità dello stesso). Sulla questione, Bep ha dato la disponibilità a fornire ogni chiarimento una volta esaminati i documenti diffusi da Indymedia e appurato lo stato attuale delle cose.
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