Il gruppo Marzotto e Faber Five, società che fa capo ad Antonio Favrin, hanno rilevato la maggioranza di Ratti, storica azienda comasca della seta. Nell'operazione è atteso un aumento di capitale del valore di 25 milioni di euro, la copertura completa delle perdite che realizzate al 30 settembre scorso, la ristrutturazione dell'indebitamento della società e l'avvio di un piano di ristrutturazione industriale. In seguito agli aumenti di capitale, Marzotto e Favrin avranno una quota pari al 66,7% di Ratti, mentre Donatella Ratti, attuale azionista di maggioranza della società, avrà una partecipazione variabile dal 16,5% al 23,7%. Marzotto e Favrin sembra non intendano promuovere offerte pubbliche d'acquisto su Ratti, e l'operazione attende il via libera della Consob all'esenzione dall'obbligo di Opa.
Nell'acquisizione, Marzotto e Favrin sono stati assistiti dallo studio legale Bonelli Erede Pappalardo, attraverso il partner Stefano Cacchi Pessani per gli aspetti corporate, l'of counsel Mauro Cusmai e l'associate Elisabetta Bellini; lo studio MBL & Partners, attraverso il partner Fosco Fagotto (nella foto), segue invece Unicredit e BNL, le banche con le quali Ratti sta valutando l'eventuale ristrutturazione della propria posizione debitoria nel contesto dell'operazione. Ratti è infine seguito dallo studio legale d'Urso Gatti e Associati, attraverso il partner Andrea Giardino, che sta lavorando alla predisposizione del prospetto informativo per l'aumento di capitale.
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