La Corte di Cassazione ha confermato definitivamente la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per due anni nei confronti di Silvio Berlusconi assistito da Franco Coppi e Niccolò Ghedini (in foto) nell’ambito del processo Mediaset.
Il ricorso è stato presentato dai legali nei confronti della sentenza emessa dalla Corte d'appello di Milano il 19 ottobre 2013 che aveva ridotto a 2 anni l'originaria interdizione dai pubblici uffici pari a 5 anni. Il 1 agosto 2013 infatti, Berlusconi venne condannato a 4 anni per frode fiscale, i giudici però, decisero di rinviare in appello il ricalcolo dell'interdizione dai pubblici uffici che sia nel primo che nel secondo grado era stata valutata in 5 anni.
Gli ermellini, dopo cinque ore di camera di consiglio, hanno dichiarato irrilevanti le questioni di incostituzionalità delle norme tributarie sollevate dalla difesa di Berlusconi rigettando così il ricorso e accogliendo le richieste del procuratore generale della Corte che aveva chiesto la conferma dei due anni di interdizione.
La decisione della Cassazione preclude la possibilità per Silvio Berlusconi di candidarsi alle elezioni europee in programma il prossimo 25 maggio.
Processo Mediaset