Lo aveva preannunciato a TopLegal circa un mese fa e, infatti, Luigi Arturo Bianchi (in foto), in scadenza di mandato nel cda di Banca Generali, non è stato inserito tra i nomi del nuovo consiglio di amministrazione.
In virtù dell'entrata in vigore dell'articolo 36, che vieta ai «titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti», dunque Bianchi resta solo nel consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Un mese fa, interpellato sull'incompatibilità delle due cariche aveva risposto: «In Banca Generali sono in scadenza di mandato, sto valutando la situazione, anche alla luce di come dovrà interpretarsi la norma. Il meccanismo che è stato previsto, in ogni caso, rischia di risultare traumatico per molte banche, soprattutto per il principio della decadenza apparentemente “automatica” che è stata stabilita (se il consigliere infatti non esercita l’opzione e mantiene entrambe le cariche, dovranno essere i cda di entrambe le società a pronunciare la decadenza). Ma in questo modo molti consigli potrebbero essere “falcidiati”, magari per esigenze prudenziali».
Dopo Giovanni Bazoli e Alessandro Pedersoli, tra i primi a mettere in atto l'articolo 36, una serie di consiglieri hanno lasciato le loro poltrone.
E' probabile ci saranno altri cambiamenti.
Scaricate la tabella aggiornata delle cariche ricoperte dagli avvocati