Il futuro di Luca Birindelli (in foto) in Asia è nell'Investment Banking. Tramite la sua struttura BeA-Asia, nata due anni fa e che conta oggi 10 professionisti provenienti da Stati Uniti, Europa e Asia, l'obiettivo di Birindelli è di cogliere le opportunità che il Celeste Impero offre, facendo leva sulla sua specializzazione e sulle sue competenze specifiche. «È dal 1987 che mi occupo di Asia», dice a TopLegal l'avvocato all'indomani dell'accordo raggiunto con lo studio Chiomenti in base al quale quest'ultimo rileverà l'Asian legal practice di Birindelli e Associati, «e reputo di avere sviluppato una sufficiente esperienza per potermi dedicare ad attività più articolate e complesse nell'ambito dell'investment banking. Tra i settori a cui guardiamo con interesse, c'è per esempio quello del life style».
La decisione di integrare le sue attività legali in Asia nello studio Chiomenti deriva dal fatto che «per operare in Cina, considerata la sua crescita vertiginosa, è necessario oggi un rafforzamento delle strutture che siano in grado di offrire consulenza specializzata nelle diverse aree di competenza specifica. Con lo studio Chiomenti ho affrontato questo tema e ci siamo trovati in accordo su quello che sarà il futuro delle attività professionali e legali in Cina. A Chiomenti passo idealmente il testimone degli anni che ho trascorso lì come titolare dello studio legale».
Birindelli aveva aperto il suo primo studio cinese a Pechino nel 1993, per poi aprire a Shangai e Hong Kong. Gli uffici cinesi di Birindelli e Associati che confluiranno in Chiomenti contano 25 professionisti. L'integrazione sarà subito avviata e auspicabilmente completata in tempi assai rapidi. Quel che è certo è che l'avvocato manterrà il suo ufficio romano che, tra l'altro, è sede del Consolato di Singapore.
