BOND BANCARI, ATTESI RIACQUISTI

Nei giorni scorsi è stata annunciata la prima operazione di liability management realizzata da una banca italiana sulla base del nuovo regime “agevolato” di regolamentazione delle offerte pubbliche, entrato in vigore lo scorso 6 giugno. Una situazione sbloccata da Consob e che, secondo l’avvocato Paola Leocani di Allen & Overy, porterà a «un incremento di questa tipologia di operazioni. Del resto le banche hanno bisogno di farle. Ci si aspetta che verranno effettuate operazioni di acquisto e scambio maggiormente rivolte al retail».

Le offerte di scambio, per quanto riguarda l'Italia, vengono formulate, dopo le recenti modifiche,  in esenzione rispetto al regime di offerta pubblica di acquisto e scambio (OPASc) ai sensi del Testo Unico della Finanza e del Regolamento Emittenti della Consob. Ad effettuare la prima operazione è stata Intesa Sanpaolo seguita, appunto, dallo studio legale Allen & Overy con Leocani, International Capital Markets, e Stefano Sennhauser, Banking, coadiuvati dai senior associate Federico Morelli e Federico Sgubbi e dall'associate Rossella Florio. Il partner Francesco Guelfi, Tax, ha seguito gli aspetti fiscali. Stephen Miller, partner, coadiuvato da Daniel Fletcher, senior associate, ha curato da Londra gli aspetti del diritto inglese.
 
Intesa Sanpaolo ha effettuato l'offerta di scambio, e relativa consent solicitation, avente a oggetto due serie di covered bond emesse nel contesto del progamma di covered bond su asset pubblici per importi rispettivi di: 2 miliardi di euro, scadenza aprile 2017 e rendimento 3,25%, e 1,5 miliardi di euro, scadenza aprile 2021 e rendimento 5 per cento. I covered bond saranno scambiati con due serie di covered bond emesse nel contesto del programma di covered bond su asset residenziali ed aventi le medesime caratteristiche.

Le modifiche con esenzione sulle norme di offerta pubblica, dunque, riaccenderanno il mercato del debito bancario. «Prima del 6 giugno – riprende Leocani - erano esenti le operazioni di liability  management con denomination pari a 50mila euro. Ora l'esenzione, invece, si applica a tutti i titoli di debito qualunque sia l'ammontare. E' un cambiamento epocale per l'Italia, che in questo modo si è adeguato al resto d'Europa. Era del resto proprio l'intenzione di Consob. Già da tempo gli operatori chiedevano tale modifica e finalmente è arrivata. A questo punto prevedo un incremento di questa tipologia di operazioni». Le banche sono pronte a sfruttare ogni opportunità relativa alla gestione delle risorse.