In questi giorni le voci su possibili tagli dei professionisti in forza agli studi legali si rincorrono affannosamente. E i rumor cominciano a coinvolgere anche i grandi studi nazionali a cominciare da Bonelli Erede Pappalardo. TopLegal ha cercato di capire, in questo caso, quale sia la situazione di fatto. E per lo studio fondato da Sergio Erede (nella foto), Franco Bonelli e Aurelio Pappalardo, questa iniziativa non sembra essere effetto della crisi economica attuale. Bensì risulterebbe l’esito dell’annuale processo di valutazione dei collaboratori.
Difatti, come abbiamo potuto apprendere da fonti ufficiali dello studio , Bonelli Erede Pappalardo ha appena concluso l’annuale processo di valutazione della performance dei collaboratori. Ad esito di questo processo lo studio intenderebbe «fare a meno» di alcuni associate, certamente in numero inferiore alle 20 unità.
Lo scorso anno, per esempio, Bonelli Erede Pappalardo ha “licenziato” 23 avvocati che non avevano superato la suddetta valutazione. Altri 16 associate, a quanto ci risulta, erano usciti volontariamente. Mentre 12 sono stati gli avvocati fuoriusciti nell'ambito dei lateral hire subiti dallo studio. Tuttavia, a fronte di queste uscite (51 in totale), lo studio ha registrato 36 nuovi ingressi.
E anche quest'anno Bonelli Erede Pappalardo ha continuato a rafforzare i propri organici. Sei sono gli associate che sono già entrati in squadra.
Altri 10 sarebbero i giovani avvocati a cui lo studio ha presentato un'offerta di lavoro dopo aver partecipato qualche settimana fa alla Job Fair di New York.
Insomma, i tagli del momento, in Bonelli Erede Pappalardo appaiono più frutto di turnover che di “redundancy”.
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