Bruno Giuffrè (in foto), co-managing partner per l'Italia di Dla Piper (TLIndex4), è stato nominato membro del board di Dla Piper International all'esisto delle recenti elezioni, cui hanno partecipato i soci dello studio internazionale. Lo comunica lo studio, aggiungendo che Giuffrè rimarrà in carica per quattro anni, a partire dal 1° gennaio 2021.
Giuffrè, responsabile del dipartimento di litigation dello studio ed esperto di diritto assicurativo, è entrato in Dla Piper nel 2009, con una squadra proveniente da Giuffrè Scorcelli Rosa, di cui era name partner. Nel 2013 è stato nominato co-managing partner assieme a Wolf Michael Kühne, succedendo a Federico Sutti (poi passato a Dentons). I due co-managing partner sono riusciti in sei anni a raddoppiare il fatturato dello studio, portandolo da 57 milioni a fine 2013 a superare i 100 milioni nel 2019, con una squadra di 284 professionisti, di cui 55 soci.
Giuffrè e Kühne hanno avuto anche un altro merito: hanno introdotto, per primi (nel 2016) tra i grandi studi in Italia, un piano innovativo per la crescita interna dei professionisti e la stabilizzazione del team dello studio (si legga l'intervista a Kühne "L'innovazione e i limiti del possibile" su TopLegal Review di agosto/settembre 2016).
In particolare, il percorso duale "partner/gestore" di Dla Piper è una risposta alla difficile soluzione del dualismo tra pruduzione e gestione, accompagnando i senior associate verso l'accesso alla partnership o verso profili gestionali interni. Il piano di sviluppo interno delle risorse ha contribuito, inoltre, a frenare le uscite dei professionisti più esperti da Dla Piper negli ultimi cinque anni (si legga, in merito, l'intervista a Bruno Giuffrè "La sfida della doppia leadership" su TopLegal Review di agosto/settembre 2020).