Bucchi & Micalella, con i soci fondatori Dante Micalella e Filippo Bucchi, e Lipani Catricalà, con Damiano Lipani, Francesca Sbrana e Fabio Baglivo, hanno assistito Ato Toscana Centro, nel giudizio di appello promosso dai concorrenti del raggruppamento escluso per la riforma della sentenza del Tar Toscana del 16 giugno 2017, n. 833.
Il Consiglio di Stato, con sentenza del 30 aprile 2018 n. 2587, ha respinto gli appelli principali di Set Toscana e di Cooplat confermando la piena legittimità della procedura di gara bandita e aggiudicata dall'Ato.
In particolare, il giudice amministrativo ha legittimato l’operato dell'Ato, la quale aveva escluso l’offerta delle appellanti in quanto redatta in scostamento dalle prescrizioni di gara: non poteva, infatti, la stazione appaltante disapplicare, ovvero non tenere conto di componenti dell’offerta che, pur qualificate (peraltro solo in sede di giudizio) come proposte migliorative, avrebbero comportato modifiche sostanziali delle condizioni e delle modalità di prestazione del servizio; il giudice ha, dunque, escluso la possibilità per l’amministrazione aggiudicatrice di rettificare l’offerta formulata al fine di eliderne le componenti che presentassero discrasie rispetto alle regole fondanti della procedura.
Risulta così confermato l’affidamento in favore di Alia della concessione per l’erogazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati in circa 70 comuni ricompresi nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, con durata ventennale e un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro.
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