Bucchi & Micalella, con il socio Filippo Bucchi (in foto), ha ottenuto un successo in corte di appello per Hi-Senses, in relazione alla causa concernente una concessione in project financing aggiudicata nel 2010 dal Comune di Monza alla stessa società.
Nel 2010 il Comune di Monza aveva indetto una gara per l'affidamento di una concessione in project financing avente a oggetto la progettazione, costruzione e gestione delle opere di riqualificazione di una vasta area comunale denominata c.d. "Ex Macello".
Il progetto di gara presentato dal raggruppamento capeggiato da Eurogroup, risultato vincitore, prevedeva un ampio intervento di riqualificazione dell'area dismessa dell'ex Macello con insediamento di destinazioni funzionali miste e ristrutturazione di diverse opere pubbliche.
Nel 2011 e nel 2012 il Comune e Hi-Senses, società di progetto costituita dal raggruppamento concessionario, stipulavano un atto integrativo per il ripristino dell'equilibrio economico e finanziario della concessione e un atto aggiuntivo per l'affidamento di lavori complementari, portando l'investimento del privato a oltre 20 milioni di euro. Tuttavia, a seguito di inadempimenti del Comune, Hi-Senses nel 2013 ha risolto la concessione avvalendosi di una clausola risolutiva espressa, avviando un contenzioso contro il Comune per una richiesta risarcitoria di 2,39 milioni.
Il Tribunale di Monza, nel 2015, aveva accolto in pieno le ragioni di Hi-Senses condannando il Comune al pagamento della predetta somma. A seguito di appello proposto dal Comune, la Corte di Appello di Milano, con sentenza 26 luglio 2017, ha confermato integralmente la sentenza di primo grado, respingendo l'appello e confermando la condanna del Comune al pagamento dell'indennizzo riconosciuto dal Tribunale di Monza.
Inoltre, il Comune è stato condannato a pagare le spese processuali per 29 mila euro. La Corte, al pari del Tribunale, ha sancito la giurisdizione ordinaria sulla causa trattandosi di controversia attinente alla fase esecutiva di una concessione in project financing, respingendo tutte le eccezioni del Comune. La Corte ha anche accolto le richieste di Hi-Senses concernenti l'applicazione dell'indennizzo previsto dall'art. 158 del D.lgs. N. 163/2006 (vecchio codice degli appalti applicabile alla fattispecie) pari al 10% del valore delle opere, oltre alle penali dovute per contratto, avendo accertato la corretta risoluzione della concessione da parte di Hi-Senses per inadempimento del Comune.
Bucchi ha assistito Hi-Senses sia nella predisposizione dell'atto integrativo e dell'atto aggiuntivo alla concessione, sia nel successo contenzioso.
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