Bugnion ha la meglio su Rinnovo Marchi Italiani

Con ordinanza resa il 14 marzo 2016 il Tribunale di Roma (Sezione specializzata in materia di Impresa), in accoglimento delle istanze cautelari proposte da Bugnion, società di consulenza in proprietà industriale, nei confronti di Rinnovo Marchi Italiani con sede a Roma, ha inibito a quest’ultima la diffusione e l’invio di “Avvisi di rinnovi marchi” dal contenuto ingannevole per i destinatari. Bugnion si è attivata tramite Bugnion Legal, nella persona di Paolo Creta.
 
La vicenda trae origine alcuni mesi fa, quando Bugnion ha ricevuto segnalazioni circa la ricezione di comunicazioni di Rinnovo Marchi Italiani, con le quali si rammentava la prossima scadenza del marchio di cui i clienti erano titolari, con invito a sottoscrivere un modulo e, successivamente, a versare una somma, ingenerando la falsa convinzione che, provvedendo a tali incombenti, si sarebbe ottenuto il rinnovo del marchio.
 
A fronte del pagamento, i destinatari della comunicazione si vedevano invece recapitare unicamente dei moduli parzialmente compilati, con succinte istruzioni su come effettuare in proprio il rinnovo e su come pagare le tasse prescritte, senza quindi che fosse svolta da Rinnovo Marchi Italiani alcuna reale attività di rinnovo del marchio.
 
Il  Tribunale di Roma ha fra rilevato come l’iniziativa di Rinnovo Marchi Italiani costituisse non solo una condotta ingannevole, ma anche una violazione dei diritti di Bugnion (dal momento che tali comunicazioni contenevano un riferimento a Bugnion tale da creare un indebito - e inesistente - collegamento tra quest’ultima e Rinnovo Marchi Italiani).