Nella battaglia per i diritti tv, Milan, Inter, Juventus, Roma e Napoli passano al contrattacco e fanno ricorso alla Corte di giustizia federale Figc. Al fianco dei cinque club stanno lavorando gli avvocati Michele Briamonte (socio dello studio Grande Stevens), Leandro Cantamessa, Angelo Capellini ed Eugenio Pari (studio Cantamessa) che in queste ore hanno notificato il reclamo.
Il Consiglio della Lega di serie A, oggi, ha dichiarato non eseguibile la delibera votata dall'assemblea dello scorso 15 aprile, con la quale si dava mandato a tre società demoscopiche di avviare il sondaggio d'opinione sui tifosi, parametro per determinare la redistribuzione delle risorse derivanti dai bacini d'utenza.
La delibera, secondo i legali delle cinque grandi, era stata costruita in modo da affidare il mandato a tre società (Doxa, Full-Six e Sport+Markt) le cui qualifiche sarebbero tutte da verificare. Inoltre vi sarebbero dubbi sulla interpretazione della definizione del tifoso "sostenitore", essenziale per la determinazione dei bacini d'utenza attribuibili a ciascun club.
La posta in gioco è notevole: si parla di 200 milioni di euro l’anno per i prossimi 3 anni.
La votazione sulla mozione di ineseguibilità è finita 5 a 5. Per cui il tema sarà affrontato nuovamente dall'assemblea in calendario il prossimo 3 maggio. Intanto Milan, Juve, Inter, Roma e Napoli hanno deciso di sollecitare una pronuncia della Corte di Giustizia.
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