CALCIO E DIRITTI TV: LA CORTE FIGC RESPINGE IL RECLAMO DELLE BIG

Nel pool legale dei club medio piccoli, anche Scassellati di Cleary Gottlieb

04-05-2011

CALCIO E DIRITTI TV: LA CORTE FIGC RESPINGE IL RECLAMO DELLE BIG

Tensione alle stelle tra club di Serie A. E' terminata l’udienza presso la Corte di Giustizia Federale che ha visto, gli uni opposti agli altri, i legali delle cinque big del calcio italiano (Milan, Juventus, Inter, Roma e Napoli) Michele Briamonte e Leandro Cantamessa e quelli dei 15 club medio piccoli della massima Serie, Stefano Campoccia, Gian Michele Gentile e Giuseppe Scassellati Sforzolini.
La Corte, schierata con i suoi massimi rappresentanti (dal presidente Giancarlo Coraggio a Piero Sandulli e Mario Sanino), ha deciso di repingere il reclamo delle big.

In ballo, ci sono 200 milioni di diritti Tv, per i prossimi tre anni.

Il ricorso alla Corte di Giustizia Federale è stato voluto dalle 5 società più blasonate dopo che, lo scorso 15 aprile, all’Assemblea di Lega, con un blitz del tutto inaspettato le 15 società “più piccole” avevano presentato e votato una soluzione condivisa sul tema della “definizione dei bacini di utenza ai fini della ripartizione delle risorse audiovisive della stagione 2010/2011: individuazione delle società di ricerche demoscopiche e relative metodologie d’indagine; fatturazione rata di maggio”, iscritto al punto numero 3 dell’ordine del giorno.

Secondo gli avvocati ricorrenti, Briamonte e Cantamessa, questa iniziativa dei 15 ha di fatto dato vita a una sorta di sindacato di voto che ha messo nell’angolo Milan, Juventus, Inter, Roma e Napoli che hanno dovuto incassare l’approvazione dei criteri per la definizione e l’individuazione del tifoso/sostenitore e l’assegnazione del mandato per la conta fdei tifosi alle società demoscopiche Doxa, Full-Six e Sport+Markt.

L’udienza si è svolta in un clima di grande tensione. Per rispondere all’offensiva giuridica delle big, gli avvocati delle altre 15 società di A hanno deciso di schierare al proprio fianco anche un nome “pesante” dell’avvocatura d’affari, ovvero, Giuseppe Scassellati Sforzolini, socio dello studio americano Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, il quale ha esordito nel suo intervento con un enigmatico: «Molti si chiederanno cosa ci faccia io qui».

Quanto agli altri, Briamonte (socio di Grande Stevens, consigliere e legale della Juventus) e Campoccia (avvocato dell’Udinese) si sono confrontati sul tema dell’abuso di maggioranza. Mentre, Cantamessa (storico avvocato ) ha svolto il suo intervento sulla questione del tifoso sostenitore e Gentile (avvocato della Lazio) sull’ordine del giorno.

La Corte ha deciso di prendersi un po’ di tempo prima di decidere. Poi in serata è arrivato il responso, negativo, per i grandi club.
Intanto il prossimo 16 maggio tornerà a riunirsi l’Assemblea di Lega che dovrebbe decidere dell’eseguibilità della delibera del 15 aprile. Inutile dire che le indicazioni arrivate dalla Corte di Giustizia Federale potrebbero avere un peso determinante sull’esito dell’assise.

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