Continua l'appuntamento con gli approfondimenti di TopLegal dedicati all'autoriciclaggio, tema scelto per l'annuale edizione del TopLegal Focus e intitolato: «Rientro dei capitali e autoriciclaggio: i rischi penali della voluntary disclosure».
I cambiamenti che sono giunti dal fronte normativo con sostanziali modifiche all'impianto legislativo coinvolgono anche soggetti che detengono degli obblighi in fatto di voluntary disclosure e di 231, come banche e fiduciarie.
L’esempio più lampante proviene dalla recente depenalizzazione degli obblighi di identificazione e registrazione previsto dal decreto 231/07 che si scontra con le comunicazioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Banca d'Italia che prevedono l'obbligo di denunciare non solo la violazione di modello da parte di un ente, ma anche la realizzazione di un reato presupposto che viola una norma penale.
Con questo esempio Marco Calleri (in foto), senior partner dello studio Mucciarelli, sintetizza le difficoltà e i rischi che gli intermediari sono costretti ad affrontare all'interno dello scenario normativo generato dalla procedura di voluntary disclosure nell'ottica di una maggiore trasparenza.
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Mucciarelli MarcoCalleri Banca d'Italia, Ministero dell'Economia e delle Finanze