Giorgio Perroni (in foto) e Giuseppe Iannaccone hanno ottenuto, a favore del loro assistito Francesco Bellavista Caltagirone, l'accoglimento, da parte del Tribunale di Roma, dell'istanza di sostituzione di un'imbarcazione sottoposta al vincolo cautelare, con la somma di due milioni di euro, ritenuta equivalente, e il successivo dissequestro e devoluzione di tale somma all'Agenzia delle entrate per il pagamento di quanto accertato mediante la procedura di accertamento con adesione.
Il caso rientra, infatti, in un più ampio processo pendente che riguarda i reati di associazione per delinquere e omessa dichiarazione Ires e dichiarazione Iva. Secondo l'ipotesi accusatoria, si tratterebbe di reati commessi con riferimento ad alcune società di diritto estero ritenute dalla pubblica accusa estero-vestite, e riconducibili al gruppo Acqua Marcia.
Si tratta di una delle prime applicazioni della disciplina del nuovo articolo 12-bis d.lgs 74/2000, recentemente introdotto con d.lgs n.158 del 24 settembre 2015, secondo il quale non può essere disposta la confisca in sede penale di quanto il contribuente si impegna a versare all'erario, anche in presenza di sequestro.
Penale societario