Carnelutti arriva a quota 23,5 milioni

Il 2017 di Carnelutti si è chiuso a 23,5 milioni di euro di fatturato. Rispetto al 2016, per lo studio guidato dal managing partner Luca Arnaboldi (in foto) si tratta di una crescita del 2,2%, accompagnata anche da investimenti nella struttura.

Già a gennaio il primo annuncio, con l’integrazione dello studio Calesella e l'ingresso di Giorgio Calesella e Aldo Brielli in qualità di partner alla guida del dipartimento healthcare & life sciences, seguiti da un team di otto professionisti.

Ma il primo mese del 2017 è stato movimentato anche sul fronte nomine, con la promozione al ruolo di partner della giuslavorista Alessandra Fabbri, dopo un solo anno di collaborazione, nonché di Daniela Frusone e Massimo Marconi, entrambi del dipartimento tax dello studio.

Sempre nel tax, annunciato l'ingresso del partner Giuseppe Croce, dopo una collaborazione di cinque anni con Ey, mentre nel contenzioso si segnala l'arrivo della partner Stefania De Michele dallo studio di Francesco d'Urso.

A maggio è stata la volta di un'altra integrazione, che ha portato il commercialista Mile Perris a entrare nella compagine associativa e a portare in studio due collaboratori. Quella di Perris è un'insegna specializzata nella consulenza nell'ambito delle ristrutturazioni aziendali e delle operazioni straordinarie. A questo proposito il managing partner Luca Arnaboldi dichiarerà a TopLegal: "Questa operazione ci permette di rafforzare la nostra presenza su un segmento di mercato che riteniamo essere foriero di nuove opportunità".

Novità, infine, per la sede di New York Aem Carnelutti - nata nel 2016 dalla joint venture con Altieri Esposito & Minoli - che ha visto rinforzare il dipartimento di contenzioso con l’ingresso a settembre, in qualità di equity partner, di Alexander Tripp, in precedenza titolare di un'insegna a suo nome.