Carnelutti, nelle persone dei soci Margherita Bariè (in foto) e Pietro Pouché, ha ottenuto sentenza favorevole a tutela dei ciclomotori Sh e Shi. Lo studio ha assistito con successo la multinazionale nipponica Honda in una causa davanti al Tribunale di Milano, sezione specializzata in materia di impresa, contro Parvisa srl, società italiana distributrice nel territorio nazionale di ciclomotori di origine cinese, alcuni dei quali risultavano essere copie contraffatte dei modelli di ciclomotore Honda, Sh e Shi.
Il Tribunale ha rilevato che il prodotto importato da Parvisa sul territorio italiano presenta elementi in comune con i modelli registrati Honda, sufficienti a riprodurre una identica complessiva impressione generale e che le differenze riscontrate si appuntano su dettagli marginali che, agli occhi dell'utilizzatore informato, non sono in grado di differenziare i prodotti.
Il Tribunale di Milano ha dunque riconosciuto l’avvenuta contraffazione dei diritti di design di Honda, ha accertato l’illiceità della condotta da parte di Parvisa srl anche in relazione ad atti di concorrenza sleali ai sensi dell'art. 2598 del codice civile, commi 2 e 3, e ha inibito la commercializzazione e promozione dei prodotti contraffatti, ha fissato una penale per ogni giorno di violazione e per ogni singola violazione dell'ordine di inibitoria, condannando controparte al risarcimento dei danni e alla refusione delle spese legali.
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