La Corte d'Appello di Milano, ribaltando la sentenza di primo grado, ha assolto con formula piena ("perché il fatto non sussiste") i sette imputati del processo per truffa alla Cassa di Risparmio di Ferrara, legato ai progetti di sviluppo immobiliare denominati Milano Santa Monica e Miluce.
L'assoluzione ha riguardato gli imprenditori Dante e Luigi Siano (difesi da Massimo Dinoia, Nicolò Pelanda e Guglielmo Scarlato), Mirko Leo (anche lui difeso da Dinoia, Pelanda e Scarlato) i fratelli Aldo e Giorgio Magnoni (gruppo Sopaf, difesi rispettivamente da Tommaso Cortesi e Giulia Bongiorno), Sandro Bordigoni (difeso da Giuseppe Bana e Vittorio Rossi) e Gennaro Murolo (ex direttore Carife, difeso da Andrea Schietti).
In primo grado, oltre alle condanne penali (da quattro anni e sei mesi a due anni), agli imputati erano stato ordinato il pagamento di un risarcimento in favore di Carife di 25 milioni di euro: tutte le statuizioni, penali e civili, sono state annullate dalla Corte d'Appello.