Lo studio Cavallaro, con un team composto da Lidia Di Masi e Giuseppe Cavallaro (in foto), ha assistito con successo Kermes, società che si occupa dello svolgimento di opere di restauro, di fronte al Consiglio di Stato in relazione a un giudizio di impugnativa promosso dalla società nei confronti del Ministero della Difesa in merito a una gara d'appalto per opere di restauro indetta dal ministero.
Kermes era risultata in un primo momento aggiudicataria della gara in questione. Tuttavia, in un secondo momento, il provvedimento di aggiudicazione veniva annullato in autotutela dalla Pubblica Amministrazione, che assegnava la gara a un altro operatore economico a causa della non indicazione degli oneri di sicurezza aziendale.Secondo quanto stabilito dall'adunanza plenaria n.3/2015 i partecipanti alla gara erano invece tenuti a specificare tali oneri, pena l'esclusione.
A seguito della proposizione del ricorso da parte della società, il Tar Lazio emetteva ordinanza cautelare n. 1286/2016 respingendo l’istanza proprio in virtù di quanto stabilito dalla plenaria.Il Consiglio di Stato, invece, ha accolto appieno il ricorso, affermando che “per le gare bandite anteriormente all’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nelle ipotesi in cui l’obbligo di indicazione separata dei costi di sicurezza aziendale non sia stato specificato dalla legge di gara […] l’esclusione del concorrente non può essere disposta se non dopo che lo stesso sia stato invitato a regolarizzare l’offerta dalla stazione appaltante nel doveroso esercizio dei poteri di soccorso istruttorio”.
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