Contenzioso

Cdp, Gop e Carbone & D'Angelo vincono per Ansaldo Sts e Hitachi

Respinta la richiesta di sospensione della delibera assembleare proposta da Amber Capital e dai fondi Elliott

11-07-2017

Cdp, Gop e Carbone & D'Angelo vincono per Ansaldo Sts e Hitachi


Il Tribunale di Genova ha respinto la richiesta di sospensione della delibera assembleare di Ansaldo Sts del 19 gennaio 2017 proposta (in due separati giudizi poi riuniti) da Amber Capital Italia Sgr e dai fondi Elliott International, The Liverpool Limited Partnership e Elliott Associates (i fondi Elliott), tutti azionisti di Ansaldo Sts.

Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito Hitachi nella ennesima battaglia genovese con il socio Alberto Nanni che, insieme al socio Antonio Auricchio (in foto) ha guidato il team composto anche dal socio Raimondo Premonte, e dagli associate Daniela Amhof e Alessandro De Ferrariis. Ansaldo Sts, che ha in house Filippo Corsi, è stata difesa da Cdp - Caiazzo Donnini Pappalardo, con i soci Roberto Donnini, Marisa Pappalardo e da Paolo Gatto dello studio Carbone & D'Angelo di Genova.
 
Amber Capital è stata assistita da Gattai Minoli Agostinelli mentre i fondi Elliott e Litespeed sono stati assistiti da BonelliErede.
 
Dopo i successi ottenuti lo scorso anno innanzi allo stesso Tribunale di Genova - che ha rigettato il ricorso d’urgenza presentato dai fondi, riconoscendo il pieno diritto di Hitachi di esercitare il proprio diritto di voto all'assemblea del 13 maggio 2016, nonché il successivo ricorso cautelare presentato dai medesimi fondi volto a ottenere la sospensione della delibera adottata nella citata assemblea del 13 maggio 2016 - lo stesso Tribunale ha respinto anche la richiesta di sospensione della delibera assembleare del 19 gennaio 2017, nella parte in cui Ansaldo Sts ha approvato l’azione di responsabilità contro l’amministratore Giuseppe Bivona (con conseguente revoca di quest’ultimo ai sensi di legge) e ha nominato un nuovo amministratore, tratto dalla lista di minoranza.

L’ordinanza di rigetto è stata depositata in data 7 luglio 2017 con una articolata motivazione in materia di azione di responsabilità e revoca degli amministratori indipendenti. Si legge, tra l'altro, nell'ordinanza che la "delibera dell'azione di responsabilità, allo stato degli atti, ha una sua autonoma giustificazione, non appare fraudolentemente preordinata al perseguimento da parte del socio di maggioranza di interessi divergenti da quelli di Ansaldo e neppure volutamente lesivi dei soci di minoranza essendo stato prontamente nominato un sostituto proveniente dalla medesima lista".
 

 


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