La vendita più complessa del mondo calcistico italiano è a un punto di svolta, con la presentazione delle cinque offerte vincolanti per l'acquisto della A.s Roma, accolte ieri all'advisor di Unicredit, Rotschild.
«Abbiamo ricevuto ieri sera le offerte vincolanti e le valuteremo sia da un punto legale che finanziario», spiega a TopLegal Massimo Tesei, dello studio legale Carbonetti, che insieme a Francesco Carbonetti segue Unicredit nella vicenda. Per Italpetroli, invece, agiscono Valerio Di Gravio e Roberto Cappelli dello studio Grimaldi e associati e il team di M&A di Hogan Lovells, con il partner Gianroberto de Giovanni.
In pole position tra gli acquirenti, una fiduciaria lussemburghese, Claraz Sa rappresentata da Dla Piper, con un team guidato dai partner del dipartimento di Corporate Nino Lombardo e Goffredo Guerra, coadiuvati da Francesco Maria Aleandri e Matteo Mancinelli.
Unico italiano nella cinquina dei candidati nuovi proprietari della Roma, Giampaolo Angelucci, che ha offerto poco meno di 100 milioni e una ricapitalizzazione della società di 100 milioni. Il re delle cliniche, editore de “Il Riformista” e “Libero” è stato assistito dallo studio Labruna Mazziotti Segni, con gli avvocati Andrea Mazziotti e Antonio Segni. Advisor finanziari per l'imprenditore sono Banca Imi e Kpmg.
Lo studio fondato da Mario Tonucci, ha assistito con Mauro Baldissoni il consorzio statunitense guidato da Thomas DiBenedetto. Ieri hanno depositato un'offerta vincolante che si aggira tra i 120 e i 130 milioni di euro, e che prevede la permanenza di Unicredit nella A.s Roma con una quota del 40%. Advisor finanziari della cordata statunitense sono Piper Jaffray e Price WaterHouseCoopers.
Marginali, sembrerebbero le offerte di una cordata francese e di un'altra mista tra fondi americani e arabi.
In attesa delle valutazioni che farà Rotschild e di valutare loro stessi i piani dei proprietari subentranti, la famiglia Sensi e Unicredit, che nel luglio scorso a seguito di una procedura arbitrale, hanno siglato l'accordo per l'azzeramento del debito di Italpetroli che prevedeva, tra l'altro, la cessione del 67% della A.s Roma a Unicredit, attraverso una Newco. Difensori della famiglia Sensi, nell'arbitrato, erano Antonio Conte (attuale presidente dell'ordine forense della Capitale) e il professor Agostino Gambino. Legali di Unicredit, invece, erano sempre Francesco Carbonetti e Valerio Di Gravio di Grimaldi e associati.
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