Chiomenti e Linklaters sono gli studi coinvolti nella prima emissione da parte di Enel di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo denominato in euro e destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a euro 600 milioni di euro.
Chiomenti ha agito affiancando il team in house di Enel, mentre Linklaters ha assistito nell’operazione un sindacato di banche nell’ambito del quale hanno agito, in qualità di joint lead managers, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Bnp Paribas, Crédit Agricole, Goldman Sachs, Jp Morgan, Santander, Société Générale e UniCredit.
È la prima emissione strutturata da parte di un corporate italiano di un bond subordinato ibrido perpetuo che viene trattato come equity ai fini contabili e (solo in parte) ai fini di rating, mantenendo tuttavia la natura civilistica di strumento obbligazionario. Contestualmente, Enel ha lanciato un’offerta volontaria non vincolante per il riacquisto delle obbligazioni ibride emesse nel 2014 con scadenza 2076, con l’obiettivo di riacquistare un ammontare complessivo pari a 200 milioni di sterline.
L’operazione è stata seguita dal team legale in house di Enel composto dagli avvocati Francesca Romana Napolitano, Simona Florio e Alessandra Bellani.
Chiomenti ha agito a fianco di Enel con un team composto dal managing counsel Benedetto La Russa (in foto a sinistra) con la senior associate Maria Carmela Falcone e l’associate Luigi de Angelis per gli aspetti di finanza e capital markets e con il partner Marco Di Siena con il senior associate Maurizio Fresca e l’associate Giovanni Massagli per gli aspetti di diritto tributario.
Linklaters ha affiancato le banche con un team guidato dal partner Ugo Orsini e dalla counsel Linda Taylor (in foto a destra) e composto dalla managing associate Laura Le Masurier, dall’associate Matteo Pozzi e dalla junior associate Laura Tarenzi per gli aspetti di capital markets. Gli aspetti fiscali dell’operazione sono stati curati dal team guidato dal partner Roberto Egori e composto dal counsel Fabio Balza e dall’associate Andrea D'Ettorre.
I due studi erano stati già coinvolti nel 2019 nel lancio del primo bond sostenibile multi-tranche e due anni fa nella ristrutturazione del portafoglio di obbligazioni ibride.