Investindustrial, assistita da Chiomenti (TLIndex2), tramite Amalfi Holding, il cui capitale sociale fa indirettamente capo al fondo Investindustrial VII, ha sottoscritto con i membri della famiglia Ferraioli riuniti in un patto di sindacato, assistiti da Giliberti Triscornia (TLIndex58), un contratto di compravendita, per l’acquisto di una partecipazione rappresentativa complessivamente del 63,13% del capitale di La Doria.
Il prezzo complessivo è di 322,9 milioni circa e valorizza ciascuna azione della società a 16,50 euro. Investindustrial a seguito del closing sarà tenuto a promuovere un’offerta pubblica di acquisto totalitaria sulle restanti azioni allo stesso prezzo di acquisto, che porterà il titolo fuori da Piazza Affari. La Doria, quotata su Euronext Star Milan, era sbarcata in Borsa nel 1995. Il patto di sindacato tra i membri della famiglia Ferraioli è stato sottoscritto il 28 luglio 2020.
Il contratto d'acquisto prevede che l’acquirente acquisti lo 0,67% del capitale sociale dell’emittente, da Antonio Ferraioli e Andrea Ferraioli e il 100% delle partecipazioni detenute dai venditori nelle holding di famiglia attraverso le quali complessivamente detengono il 62,46% del capitale sociale. Investindustrial e i membri della famiglia Ferraioloi hanno sottoscritto un accordo di investimento che disciplina, tra l’altro, gli impegni di reinvestimento al closing dell’operazione. Antonio Ferraioli continuerà a ricoprire il ruolo di amministrazione delegato.
Intesa Sanpaolo, con al divisione Imi Corporate & Investment Banking, ha agito con Investindustrial in qualità di advisor finanziario e principale banca finanziatrice dell’operazione.
Gli azionisti di La Doria sono stati affiancati da Vitale & Co in qualità di advisor finanziario e di Ey come advisor per l’attività di financial vendor due diligence.
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