Credito Fondiario, assistito da Chiomenti, ha annunciato di aver siglato un accordo vincolante con Banca Carige per l’acquisizione di un portafoglio costituito da crediti in sofferenza, principalmente secured, per un valore lordo di 1,2 miliardi di euro. PwC ha agito quale advisor finanziario di Credito Fondiario.
Chiomenti ha agito con un team coordinato dal partner Gregorio Consoli (in foto) coadiuvato dagli associate Federica Scialpi e Salvatore Sardo. Il partner Alessandro Portolano, coadiuvato dall’associate Nicola Cecchetto ha seguito le tematiche relative alla regolamentazione finanziaria; la partner Simone Bernard De La Gatinais coadiuvata dall’associare Marianne Bonsignore ha curato gli aspetti di diritto societario e il partner Manfredi Vianini Tolomei ha seguito gli aspetti di equity capital markets.
Il corrispettivo della transazione è pari a 265,7 milioni di euro. Credito Fondiario ha contestualmente annunciato di avere firmato anche il
contratto preliminare per l’acquisto della piattaforma di servicing npl di Banca
Carige, per un corrispettivo pari a 31 milioni di euro, e per la conclusione di un
contratto di servicing pluriennale, con l’obiettivo di finalizzarlo – previa
autorizzazione delle autorità regolamentari – nella prima metà del 2018.
Per finanziare tali operazioni e procedere con l’ulteriore sviluppo delle attività
previste dal proprio piano industriale, Credito Fondiario ha nel contempo
completato un significativo rafforzamento patrimoniale per 105 milioni di euro,
inclusivo del completamento dei versamenti relativi all’aumento di capitale
approvato nel marzo 2016, portando il patrimonio netto della banca a circa 190 mln.
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