Colpo grosso di Chiomenti in Cina. L'assemblea dei soci dello studio ha infatti approvato lo scorso sabato l'integrazione dell'Asian legal practice di Birindelli e Associati, fondata da Luca Birindelli. Già presente a Pechino con un proprio ufficio guidato dal socio Gianluca D'Agnolo, Chiomenti rafforza e sviluppa in questo modo la propria presenza in Asia attraverso gli uffici di Shaghai e Hong Kong.
Con questa integrazione i professionisti degli uffici asiatici di Birindelli e asssociati confluiscono in Chiomenti che potrà contare su un organico complessivo di 40 professionisti. A guidarli sarà lo stesso D'Agnolo e, dal prossimo settembre, il neo socio dello studio Ferigo Foscari Widmann Rezzonico che sarà basato a Hong Kong. Alla fine di maggio è prevista l'inaugurazione dei nuovi uffici di Pechino (in foto il rendering del grattacielo dove saranno ubicati gli uffici). Responsabile dello sviluppo delle attività in Asia dello studio Chiomenti è il socio Luigi Bendi.
Luca Birindelli è stato il primo avvocato italiano e per lungo tempo l’unico punto di riferimento dell'imprenditoria italiana in Asia, con la progressiva apertura a Pechino, Shangai, Honk Kong oltre che a Singapore, in Vietnam e nella Repubblica Democratica Popolare della Corea del Nord. Birindelli non si unirà allo studio Chiomenti, ma continuerà ad operare in Cina con particolare riferimento al settore del private equity.