Alla fine è successo. Dopo decenni di riservatezza, anche Chiomenti ha cambiato approccio comunicativo dotandosi di un sito internet corredato da foto istituzionali e biografia dei singoli professionisti. Tra le grandi insegne nazionali e internazionali operanti in Italia era l'ultima a mancare all'appello.
Potrebbe sembrare un cambiamento di poco conto, ma solo se non si tiene in considerazione la storia dello studio. Come già scriveva TopLegal nel 2006, Chiomenti è sempre stato definito da un ethos sostenuto e aristocratico e da una forte riluttanza al marketing urlato. Uno dei brand più forti e distintivi del mercato legale italiano che però ha sempre oscurato con la sua ombra i singoli membri, leader compresi.
I primi cenni di cambiamento arrivano poco più di un anno fa, quando l'insegna investe nel restyling del proprio logo, dimostrando maggiore consapevolezza su come l'immagine pubblica abbia un peso crescente (qui un approfondimento sul tema).
Ma a parte questo, Chiomenti aveva mantenuto un approccio discreto e in contrasto con l'apertura alla comunicazione mostrata dai concorrenti. Un approccio che potrebbe essere definito "comunicazione attraverso la non comunicazione" e che era ben incarnato da Michele Carpinelli, da sempre noto per rifiutare le interviste.
Il nuovo sito internet, così dettagliato nella comunicazione dello studio, ufficializza anche l'uscita di Carpinelli dalla partnership. Nella pagina a lui dedicata, si può leggere il nuovo ruolo, special indipendent counsel. Una comunicazione accompagnata dal tratto che ha sempre caratterizzato lo studio fino a oggi: è l'unico professionista di cui continua a mancare la foto.
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