Prosegue il lavoro che porterà alla joint venture tra Fiat e Chrysler. La compagnia americana ha nominato lo studio Chiomenti, e nello specifico l’avvocato Filippo Modulo, quale italian counsel per l'operazione.
Il team di Chiomenti, quindi, opererà al fianco di Chrysler assieme all’advisor Schulte Roth & Zabel. Per Fiat, invece, stanno agendo gli avvocati di Sullivan & Cromwell capitanati da Scott Miller.
Sul fronte finanziario, la situazione appare più complessa. Per il momento sembra che la macchina del prestito bancario si sia fermata. Il primo febbraio, come si ricorderà, Fiat sembrava a un passo dall'ottenere una maxi linea di credito da parte di un pool di banche guidato da Intesa Sanpaolo. Enrico Salza aveva in proposito dichiarato: «Mancano solo dettagli tecnici».
L’entità della cifra non è mai stata ufficializzata anche se da più parti si parlava di 2 o 3 miliardi.
Sul deal, secondo quanto risulta a TopLegal, sarebbero impegnati i team legali di Allen & Overy (per le banche) e di Clifford Chance (per Fiat).
Ma l’operazione si troverebbe in una fase di stallo a causa della estrema cautela di uno degli istituti impegnati nella sindacazione del prestito che, qualora dovesse essere erogato, rappresenterebbe senza dubbio la più importante operazione di Banking in questa stagione di assoluto credit crunch.
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