La Corte Costituzionale ha accolto le tesi dell’Avvocatura di Stato e di Pergenova, assistita da Clarizia, ritenendo infondate le questioni relative all’esclusione legislativa di Aspi dalla procedura negoziata volta alla scelta delle imprese alle quali affidare le opere di demolizione e di ricostruzione del Ponte Morandi. La scelta, ritenuta legittima, è stata determinata dalla eccezionale gravità della situazione che ha indotto in via precauzionale a non affidare i lavori alla società incaricata della manutenzione del ponte stesso. La Corte ha poi dichiarato inammissibile la questioni sull’analoga esclusione delle imprese collegate ad Aspi.
Per l'Avvocatura di Stato ha agitoVincenzo Nunziata, mentre per conto di Pergenova il name partner Paolo Clarizia.
Ad agosto 2018 il Ponte Morandi è crollato causando la morte di 43 persone e innumerevoli danni. A gennaio 2019 l'insegna Cancrini si è occupata del contratto unico di appalto per la demolizione e la ricostruzione del ponte.
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