Secondo le ultime classifiche di Mergermarket del terzo trimestre 2006, Chiomenti ha raggiunto Bonelli Erede Pappalardo. I due studi condividono la prima posizione in classifica per valore (74,7 miliardi euro) e numero di mandati ricevuti (25). Da un punto di vista europeo, tuttavia, gli studi italiani non riescono a precedere i loro concorrenti internazionali americani, inglesi, francesi e tedeschi. Nessun rappresentante della penisola entra nei primi 20 studi per numero di operazioni. Solo Chiomenti (16mo) e Bonelli Erede Pappalardo (18mo) entrano nella top 20 per valore dei deal. Rilevante l'assenza pan-europea di Gianni Origoni Grippo e partners che, anche sul panorama nazionale, passa dalla quarta alla settima posizione con operazioni per 34,5 miliardi di euro. Posizione di rilievo è occupata dallo studio torinese Tosetto Weigmann, impegnato nella consulenza a Sanpaolo per la fusione con Banca Intesa, che scala ben 121 posizioni rispetto al 2005, attestandosi al nono posto in classifica. Della mega fusione bancaria ne beneficia anche Pedersoli e Associati che si piazza al sesto posto grazie all'assistenza a Banca Intesa. Nelle prime 15 posizioni Latham & Watkins, quarto nella classifica a valore con operazioni per 55 miliardi di euro. Mentre nella graduatoria per numero di deal conclusi entra per la prima volta il neonato Labruna Mazziotti Segni: sette operazioni per un valore di 1,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda gli inglesi, bene Freshfields Bruckhaus Deringer, che assiste San Paolo, e Clifford Chance. Stazionari gli altri con l'eccezione negativa di Allen e Overy.