Cleary Gottlieb Steen & Hamilton è lo studio legale che sta assistendo Algebris Investments, l’hedge fund “attivista” fondato da Davide Serra e Eric Halet al centro delle cronache finanziarie per aver messo sotto accusa la governance e la gestione di Generali tramite una lettera di 12 pagine inviata lo scorso 24 ottobre all’intero board del Leone di Trieste. Una lettera in cui il fondo, titolare di una partecipazione pari allo 0,3% della compagnia assicurativa (che potrebbe salire all’1% nel caso in cui esercitasse le quali 8 milioni opzioni d’acquisto di azioni ordinarie detenute in portafoglio), ha evidenziato come Generali esprima oggi circa il 60% dei propri utili potenziali, ovvero il 75% nel caso in cui realizzasse gli obiettivi del business plan nel 2009, e come il prezzo delle sue azioni in Borsa sia attualmente sottovalutato. Una posizione che ha scatenato sul mercato una corsa all’acquisto delle azioni Generali e che ha indotto la Consob nei giorni scorsi a chiedere chiarimenti.
«Sono rimasto scioccato», ha dichiarato Serra nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi a Milano, dove era presente per Cleary l’associate Francesco Lione (in foto), «della dietrologia che c’è stata nei confronti di questa lettera. La nostra posizione è trasparente ed è tesa ad evitare qualsiasi tipo di speculazione». Serra ha poi ribadito le richieste fatte al board di Generali nella lettera dello scorso 24 ottobre, tra cui quella di fare luce sul conflitto di interesse tra la compagnia assicurativa e Mediobanca, di adottare sistemi di governance e di remunerazione del top management più allineati rispetto a quello dei competitor europei (il presidente di Generali guadagna tre volte tanto rispetto a quello di Axa e 8 volte quello di Allianz) e un piano industriale a medio termine con obiettivi finanziari chiari.
Casualmente oggi era in programma il Consiglio di Amministrazione di Generali sulla trimestrale, ma nessuno ha rilasciato commenti su questa vicenda, tanto meno il presidente Antoine Bernheim, che ha respinto l'ipotesi di dimissioni avanzata da alcuni giornalisti.
Ma l’hedge fund inglese avverte. «Se il board non prenderà provvedimenti, faremo valere i nostri diritti in assemblea», ha puntualizzzato Serra nel corso della conferenza stampa. Sempre oggi Algebris ha comunicato di aver acquistato lo scorso agosto un milione e mezzo di opzioni d’acquisto ordinarie di Mediobanca.