CLEARY CON EDISON NELL’ANNULLAMENTO DELLA SANZIONE DI 58 MILIONI INFLITTA DALLA COMMISSIONE EUROPEA

22-06-2011

CLEARY CON EDISON NELL’ANNULLAMENTO DELLA SANZIONE DI 58 MILIONI INFLITTA DALLA COMMISSIONE EUROPEA

Cleary Gottlieb, con gli avvocati Mario Siragusa (nella foto), Roberto Casati, Matteo Beretta e Pietro Merlino, coadiuvati dall’associate Fabio Cannizzaro, ha ottenuto, unitamente al professor Eugenio Bruti Liberati, l’annullamento della decisione con cui, nel 2006, la Commissione europea aveva comminato a Edison una sanzione di 58,125 milioni di euro in relazione a un cartello tra i produttori di perossido di idrogeno e perborato di sodio tra il 1995 e il 2000.  Del team di legali interni di Edison che hanno lavorato sul caso hanno fatto parte il general counsel Piergiuseppe Biandrino e gli avvocati Guido Santi (ora general counsel di EDF Energy), Rafael Salto Alemany e Francesco Avesani.

La Commissione aveva condannato Edison perché, durante il periodo dell’infrazione, essa deteneva indirettamente l’intero capitale della società Ausimont (successivamente acquistata da Solvay e ridenominata Solvay Solexis) che aveva materialmente partecipato all’infrazione. In tali circostanze, la giurisprudenza delle corti comunitarie consente, infatti, alla Commissione europea di presumere che la società controllata non agisca in modo autonomo sul mercato, ma sia invece soggetta all’influenza determinante della società madre, che può quindi essere ritenuta responsabile in solido dell’infrazione commessa dalla controllata. La società madre può vincere tale presunzione fornendo prova contraria.   

Con sentenza del 16 giugno 2011, il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione della Commissione nella parte in cui riguarda Edison, condannando la Commissione al pagamento delle spese processuali.

Accogliendo gli argomenti di Edison, il Tribunale ha stabilito che la Commissione non ha motivato in modo giuridicamente adeguato l’imputazione in capo ad Edison della responsabilità per l’infrazione commessa dall’allora controllata Ausimont.  In particolare, contrariamente a quanto fatto nella propria decisione, la Commissione avrebbe dovuto esaminare e prendere posizione sugli elementi addotti da Edison per dimostrare che – nonostante la partecipazione totalitaria al capitale di Ausimont – essa non esercitava un’influenza determinante sulle politiche commerciali della controllata. Secondo il Tribunale, gli elementi addotti da Edison assumevano effettivamente un rilievo significativo per dimostrare l’autonomia decisionale di Ausimont.  Si tratta del primo caso di annullamento di una decisione antitrust della Commissione sul punto dell’imputabilità alla controllante dell’infrazione commessa dalla controllata.

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Cleary Gottlieb Steen & Hamilton RobertoCasati, MarioSiragusa, MatteoBeretta, FabioCannizzaro, EugenioBruti Liberati, PietroMerlino Edf Energies Nouvelles, Edison, Solvay, Ausimont


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