Il team della sede romana di Cleary Gottlieb, composto da Mario Siragusa, Marco D’Ostuni (nella foto) e Pietro Merlino, coadiuvati dagli associates Luciana Bellia e Achille Caliò Marincola, ha assistito Eni nel procedimento antitrust innanzi alla Commissione europea che si è concluso con la decisione di quest’ultima di accettare e rendere vincolanti gli impegni presentati da Eni nel febbraio 2010, senza accertare alcuna infrazione da parte di Eni e senza quindi comminare sanzioni pecuniarie. Il procedimento, avviato nel 2007, fa parte di una serie di casi di alto profilo avviati dalla Commissione europea nei confronti di alcuni dei principali operatori europei nei settori del gas e dell’elettricità (tra cui E.On, GDF, EDF and RWE) a seguito della chiusura dell’indagine di settore nei mercati dell’energia. La Commissione aveva ipotizzato che Eni potesse aver commesso un abuso di posizione dominante limitando in vari modi l'accesso dei propri concorrenti nel mercato italiano alla capacità di trasporto su tre gasdotti di importazione (segnatamente, il TAG, il TENP e il Transitgas) al fine di proteggere la propria posizione nei mercati italiani della vendita di gas.
Eni ha presentato una proposta di impegni consistente nella vendita delle proprie partecipazioni nei tre gasdotti oggetto del procedimento. Dopo aver sottoposto la proposta di Eni ad un market test, la Commissione ha quindi deciso di accettare gli impegni di Eni, chiudendo così l'istruttoria. Gli impegni lasciano inoltre inalterati i diritti di trasporto di gas contrattualizzati da Eni.
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