Cleary con Poste vince al Tar Lazio

26-06-2012

Cleary Gottlieb ha assistito con successo Poste Italiane nel giudizio promosso dinanzi al Tar del Lazio per l’annullamento del provvedimento con il quale l’Autorità garante della concorrenza e del mercato nel dicembre 2011 aveva comminato alla società una sanzione pecuniaria di oltre 39 milioni di euro per un presunto abuso di posizione dominante volto a escludere i concorrenti nei mercati dei servizi postali a data e ora certa e dei servizi di notifica tramite messo.

In particolare, secondo l’Agcm, Poste Italiane avrebbe posto in essere una complessiva strategia escludente, consistente nell’avere:  attuato una procedura di gestione degli invii affidati ad altri operatori e rinvenuti nella propria rete postale volta a ostacolare l’attività dei concorrenti, applicando altresì condizioni eccessivamente onerose per la restituzione degli invii;   offerto il proprio servizio di posta a data e/o ora certa, denominato “PostaTime”, a prezzi selettivi e inferiori ai costi; e  presentato offerte predatorie per i servizi di recapito a data e/o ora certa e di notifica tramite messo oggetto delle gare bandite dal Comune di Milano e da Equitalia  nel 2008.

Con sentenza 5 aprile 2012, la cui motivazione è stata depositata il 25 giugno, il Tar ha deciso che l’Agcm non ha adeguatamente provato che le condotte contestate integrassero un abuso di posizione dominante. In particolare, il Tar ha ritenuto che la procedura di gestione degli invii rinvenuti nella rete postale fosse conforme alla normativa di settore e non sussistesse alcun disegno complessivo e unitario volto a ostacolare l’attività dei concorrenti. Inoltre, il Tar ha ritenuto sfornita di prova anche la constatazione del carattere predatorio dei prezzi del servizio PostaTime e dei servizi oggetto delle gare bandite dal Comune di Milano e da Equitalia  Infine, in un obiter dictum il Tar ha aggiunto che i criteri utilizzati dall’Agcm per il calcolo della sanzione erano erronei, avendo l’Agcm tenuto conto anche del fatturato del servizio di posta massiva, che non era interessato dalle condotte contestate.

Poste Italiane è stata assistita dall’avvocato Andrea Sandulli, Responsabile della Direzione affari legali della Società, da Mario Siragusa, Cesare Rizza, Gianluca Faella e Ciro D. Piro dell’ufficio di Roma di Cleary Gottlieb, e dal professor Angelo Clarizia.

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