Gli studi legali Cleary Gottlieb ed EJC Roberti e associati, rispettivamnete con gli avvocati Mario Siragusa (in foto) e Francesca Maria Moretti, in rappresentanza di Polimeri Europa, e Gian Michele Roberti e Isabella Perego, in rappresentanza di Eni, hanno ottenuto l’annullamento parziale della decisione con cui, nel novembre 2006, la Commissione Europea aveva comminato a Polimeri Europa e a Eni, una sanzione di 272,25 milioni di euro in relazione alla contestazione di un'intesa tra i produttori di gomma butadiene (BR) e gomma stirene e butadiene (ESBR) realizzata tra il 1996 e il 2002.
Del team di legali interni del gruppo Eni che hanno lavorato sul caso hanno fatto parte gli avvocati Vincenzo Larocca, Luca Franceschini, Domenico Durante e Elisa D'Amico.
Il Tribunale dell’Unione Europea, con una sentenza giunta nei giorni scorsi, ha annullato la decisione della Commissione Europea nella parte riferita all'applicazione della circostanza aggravante della recidiva che aveva determinato un incremento del 50% dell'importo base dell'ammenda nei confronti di Polimeri Europa e Eni. Accogliendo gli argomenti di Polimeri Europa e Eni , il Tribunale ha stabilito che la Commissione, nella decisione impugnata, non ha fornito elementi sufficientemente circostanziati e precisi che permettano di concludere che un’unica «impresa», ai sensi dell’art. 81 CE (oggi art. 101 TFEU), abbia reiterato un comportamento illecito. Il Tribunale ha dunque ridotto significativamente l’ammenda originariamente inflitta, pari a 272,25 milioni di euro, procedendo direttamente a una riquantificazione della stessa per un ammontare pari a 181,5 milioni.
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