Anche Cleary Gottlieb Steen & Hamilton ha introdotto i soci salary. «L'obiettivo principale è quello di consentire agli associati di essere promossi a partner non equity per far loro cogliere le opportunità di sviluppo e dimostrare la loro crescita professionale in modo da poterli promuovere a partner equity», ha dichiarato il managing partner Michael Gerstenzang.
L'aggiunta di questo nuovo ruolo allunga la strada verso l'equity partnership per i soci più giovani, ma al contempo contribuisce a trattenere le stelle più promettenti senza erodere la torta degli utili da spartire tra i soci dello studio, che si può prendere più tempo per valutare l'ingresso nell'equity partnership di un giovane professionista meritevole.
La mossa di Cleary Gottlieb si inserisce nel trend di de-equitizzazione degli studi già rilevato da tempo da TopLegal, sia tra gli studi italiani che esteri. Secondo i dati di American Lawyer, il numero di soci non azionisti tra i primi 100 studi per fatturato è aumentato di quasi il 23% dal 2019, a fronte di un numero totale di soci equity rimasto invariato nello stesso periodo. I dati del Lateral Monitor del Centro Studi TopLegal relativi al 2023 hanno evidenziato che quasi la metà dei passaggi in Italia risultava essere una de-equitizzazione: 113 sono stati promozioni non equity e solo 15 equity, per cui nel 2023 i soci non equity sono cresciuti ben sette volte rispetto agli equity.
Stando ai dati di American Lawyer, l'anno scorso Cleary Gottlieb contava 180 soci equity:11 soci in più rispetto al 2022 e più o meno gli stessi che lo studio aveva nel 2019. Il fatturato dell'insegna nel 2023 è stato di quasi 1,5 miliardi di dollari.
TAGS
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton