Clifford Chance, rivede i propri equilibri geografici nella penisola. L’inversione di rotta, rispetto ai programmi annunciati dal managing partner Charles Adams e dal responsabile della sede capitolina Giuseppe De Palma (nella foto) due anni fa riguardo l’ampliamento della sede romana (si veda TopLegal n. 1/2007 si parlava di raggiungere i 70 avvocati) è ormai un dato di fatto.
Al punto che gli stessi vertici dello studio ne parlano con assoluta serenità. Fare degli uffici capitolini una sede “gemella” (sia per numero di professionisti sia per practice area) di quella milanese non è possibile. «Non ci sono», ci viene fatto sapere, «le condizioni».
Questo sta implicando un progressivo alleggerimento del team. Su Roma si concentreranno i professionisti (in particolare i professori) che si occupano tra l’altro di amministrativo, Antitrust e altri settori che richiedono un’indispensabile presenza su piazza.
Banking, Corporate M&A, Capital markets ecc, si concentreranno, invece, su Milano che consoliderà così lo status di quartier genereale dello studio in Italia.
Oggi, secondo quanto si apprende dal sito Internet di Clifford Chance, Roma conta 23 avvocati, rispetto ai 79 presenti a Milano.
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