Energy

Closing, gli studi nell’aggregazione tra Iren e Acam

L'operazione ha visto la partecipazione di Gianni Origoni Grippo Cappelli, Bettini Formigaro Pericu, Legance e Fondini

12-04-2018

Closing, gli studi nell’aggregazione tra Iren e Acam



Si è concluso il closing relativo all’aggregazione tra Irene la multiutility ligure Acam, detenuta al 100% dai Comuni della Provincia di La Spezia e da Liguria Patrimonio e operante, in particolare, nei settori dell’igiene ambientale e dei servizi idrici integrati, a seguito dell’avveramento delle condizioni sospensive previste nell’accordo di investimento sottoscritto nel dicembre 2017.

L’operazione di aggregazione si è svolta tramite l’acquisizione da parte di Iren del 99,99% del capitale di Acam e la contestuale sottoscrizione da parte di 27 soci di Acam di un aumento di capitale di Iren a essi riservato e finalizzato a consentire l’ingresso di altri soggetti pubblici nel governo aziendale di Iren. Il Gruppo Acam ha chiuso contestualmente l’accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182 bis L.F. rimborsando integralmente l’esposizione debitoria nei confronti delle relative banche finanziatrici.

Iren è stata assistita da Gianni Origoni Grippo Cappelli il quale ha agito con un team coordinato dal partner Francesco Puntillo (in foto) e composto dal managing associate Alessio Contini Cadeddu e dall’associate Giorgio Savo per gli aspetti di diritto societario, nonché dall’associate Margherita Mazzoncini per quanto riguarda i profili di diritto amministrativo.

Il gruppo Acam e i relativi soci pubblici, composti da 30 comuni, tra cui il Comune di La Spezia, sono stati assistiti da Bettini Formigaro Pericu, con un team coordinato dai soci Andrea Bettini e Andrea Pericu e composto dai senior associate Giulia Pittofrati e Francesco Cremonte per gli aspetti di diritto societario, nonché dall’associate Luigi Ceffalo per quanto riguarda i profili di diritto amministrativo.


Liguria Patrimonio, società controllata dalla Regione Liguria e socio di Acam al 15%, è stata assistita da Andrea Fondini, titolare dell’omonimo studio per tutti i profili dell'operazione.

Le banche finanziatrici del Gruppo Acam sono state assistite da Legance nelle attività necessarie alla risoluzione dell'accordo di ristrutturazione ex art 182 bis, all’estinzione delle garanzie e al contestuale rimborso integrale delle esposizioni in essere. 

Il team di Legance è stato coordinato dal socio Monica Colombera e gestito dal managing associate Simone Ambrogi, con il supporto dell'associate Piervincenzo Lapenna.

Legance, con il medesimo team, ha prestato altresì assistenza alle banche finanziatrici di Liguria Patrimonio, nell'implementazione delle modifiche contrattuali alla documentazione finanziaria in essere, necessarie a consentire l'adesione ‎di Liguria Patrimonio all'operazione.

 

L’aggregazione tra multiutility pubbliche rientra nell’ambito del recente contesto normativo volto a favorire tali aggregazioni, la quale rappresenta, altresì, un fondamentale passo della politica di espansione del gruppo Iren nei territori di riferimento del proprio business.

Sempre con l'assistenza di Bettini Formigaru Perico e del suo team, il gruppo Acam – costituito dalle società Acam, Acam Acque, Acam Ambiente, In.Te.Gra e Centrogas Energia – aveva avviato il processo di ristrutturazione nel 2012 a fronte di un’esposizione debitoria di oltre 500 milioni di euro.

Ottenuta, nel 2013, l’omologazione di un accordo ex art. 182 bis L.F. davanti al Tribunale di La Spezia, il gruppo ha adempiuto alle previsioni del medesimo, attivando le previste dismissioni dei propri asset e dando esecuzione ai vari pagamenti previsti a favore dei creditori e, in particolare, dei creditori bancari.

Acam, nell’ambito del processo di ristrutturazione, (i) ha ceduto, nel 2014, a Eni il 51% di Acam Clienti, società operativa nella vendita del gas metano, per un valore di circa  15 milioni di euro, (ii) ha venduto, nel 2015 al gruppo Italgas la partecipazione del 51% in Acam Gas, per un valore di 46 milioni e (iii) nel 2016 ha posto in essere la scissione proporzionale della parte impiantistica di Acam Ambiente, con successivo trasferimento a favore della costituenda Società ReCos, partecipata per il 49% da Acam medesima e per il 51% dall’Rti Iren Ambiente/Ladurner.

L’11 aprile 2018 il gruppo ha, infine, concluso il processo di ristrutturazione nel contesto dell’operazione di aggregazione con Iren, rimborsando integralmente l’esposizione debitoria residua nei confronti delle relative banche finanziatrici per oltre 130 milioni di euro.

 

Notizia integrata il 18 aprile 2018 alle ore 13.37: si integra specificando il percorso di ristrutturazione del gruppo Acam.


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