Paolo Bonolis (nella foto) e Carlo Romano dello studio CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni stanno assistendo alcuni degli investitori privati rimasti coinvolti nel crack della Européenne de Gestion Privée, che, attraverso la sua succursale italiana, gestiva circa 200 milioni di euro per conto di risparmiatori italiani anche ai fini dello scudo fiscale.
Al momento sono in corso incontri con il commissario liquidatore della casa madre francese, Alain Hindié, al fine di individuare la reale natura degli investimenti effettuati dalla Egp e quindi le possibilità di recupero delle relative somme, nonchè eventuali responsabilità di altri soggetti coinvolti nella vicenda, sulla quale sta indagando anche la Procura di Roma.
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