Business development

Cogliere l’attimo anche sul web

I general counsel raccolgono informazioni sugli studi attraverso Internet. Questo mezzo influenza anche le loro decisioni nel processo di selezione

15-12-2021

Cogliere l’attimo anche sul web

 

di Enrico Zottis*

La navigazione sul web è fatta di momenti, anzi di micro-momenti. Un noto studio pubblicato da Google nel 2015 mostrava che il 90% dei consumatori italiani usava più di un dispositivo per completare un acquisto, organizzare un’esperienza o visionare contenuti online. E la tendenza a ricorrere a più dispositivi è andata rafforzandosi negli ultimi sei anni, per cui anche gli studi legali e fiscali ne devono tenere conto.

Usare più dispositivi significa, infatti, trascorrere più tempo in rete. Un tempo che però è frammentato, composto da tutti gli istanti in cui l’utente ha sentito l’esigenza di effettuare una ricerca, sia durante le ore lavorative sia nei momenti liberi.

Un processo caotico
La durata di questi momenti è breve, per diversi fattori. Gli adulti occidentali sono passati in dieci anni da 18 minuti al giorno trascorsi sul telefonino a quattro ore, come riportava nel 2018 una ricerca condotta dalla New York University. La sessione media di navigazione da smartphone, tuttavia, dura solo un minuto e dieci secondi e la capacità di concentrazione media è scesa sotto gli otto secondi. In- somma, gli utenti navigano velocemente e, se non trovano subito qualcosa che catturi la loro attenzione o sia interessante, se ne vanno da un’altra parte. C’è un altro elemento che complica la situazione. Stando a una vecchia regola del marketing, un potenziale cliente... (prosegue)

*Ceo Meta Line


L'articolo è stato pubblicato su TopLegal Review, nr. dicembre/gennaio 2022, disponibile su E-edicola.

 


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