COLANINNO CON EREDE STUDIA L'UNIONE CON AIR FRANCE KLM

29-06-2011

COLANINNO CON EREDE STUDIA L'UNIONE CON AIR FRANCE KLM

Si fanno sempre più insistenti le voci che vedono in corso trattative sulla possibile fusione tra Alitalia ed Air France Klm.
Lo studio Bonelli Erede Pappalardo dovrebbe già essere della partita con il suo uomo di punta: il name partner Sergio Erede. La convocazione del superconsulente al tavolo dei colloqui preliminari con i francesi sarebbe arrivata per volere di Roberto Colaninno, presidente di Alitalia.

Lo studio Bonelli Erede Pappalardo ha una consuetudine di rapporti con il manager che risale ai tempi della scalata a Telecom realizzata tramite Olivetti.
Lo studio era stato al fianco di Colaninno, o per meglio dire di M&C, anche nel 2007 durante la gara per la privatizzazione della compagnia di bandiera.
In questi anni, lo studio ha anche lavorato “contro Alitalia” accettando, nel 2008, il mandato della Sea nella causa per danni (1,2 miliardi di euro era stata la richiesta) alla nuova Alitalia, rea di aver attuato un taglio dei voli su Malpensa. La causa è stata interrotta, a novembre di quello stesso anno, dal giudice civile di Busto Arsizio.
A gennaio 2009, poi, Sergio Erde e Giorgio Fantacchiotti hanno assistito Alitalia Cai nella cessione del 25% di Alitalia ad Air France Klm assistita, in quest’occasione così come durante la gara per la privatizzazione, dai professionisti dello studio Legance, Filippo Troisi e Andrea Fedi.

Ora, dunque, si tratta di passare a un livello più alto di integrazione tra le due compagnie aeree. Un passo che, secondo alcuni, è diventato obbligatorio, se non altro per gli italiani. E gli stessi vertici di Alitalia, ormai, cominciano ad affrontare il tema a viso aperto. In occasione dell’assemblea annuale dalla Iata, tenutasi all’inizio di giugno, Colaninno ha rilascato dichiarazioni che non concedono spazio a molti dubbi riguardo gli auspici del management di Alitalia. «Air France non comprerà Alitalia per farne una colonia, una ha bisogno dell'altra», ha affermato il presidente di Alitalia interpellato dall'Ansa. «Oggi, il mercato richiede grandi infrastrutture del trasporto aereo, con integrazioni che non avvengono per forza per incorporazione o per acquisto. L'integrazione può essere una partecipazione cooperativa».

Insomma, un’unione ci sarà o ci potrà essere: il come, però, è tutto da definire. Secondo fonti vicine alle società, alcune strade possibili potrebbero essere un aumento di capitale da parte di Air France o un’offerta pubblica di scambio finalizzata alla nascita di una holding di controllo sulle due compagnie. Tuttavia, al momento, «sul fronte francese non sembra esserci la stessa spinta che, invece, si percepisce su quello italiano», riferiscono ancora queste fonti. Se un’intesa sulla fattibilità dell’operazione dovesse essere trovata entro fine anno, i lavori per la concretizzazione del progetto dovrebbero concludersi entro il 2012.

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