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Collaboratori a prova di performance

Una risorsa viene definita di qualità quando integra perfettamente le capacità tecniche specifiche con le capacità non tecniche. Solo così si avranno professionisti altamente performanti

04-03-2021

Collaboratori a prova di performance


di Daniel Bulla*

Gli studi professionali al passo con i tempi sono quelli che investono sulle persone. Che significa non fermarsi alle abilità tecniche di un collaboratore. Una solida preparazione tecnica è sicuramente la base per ottenere performance di alto livello.

Ma la tecnica non basta quando le variabili umane, legate alla personalità, al carattere, allo stile comunicativo e al modo di relazionarsi sono insufficienti. La ricerca scientifica parla chiaro: a parità di preparazione tecnica performa meglio chi ha sviluppato le non-technical skill (Nts) ottimali.

Tecnici e non tecnici
Le Nts, sono letteralmente tutte le abilità non tecniche di un candidato. Rappresentano la traccia fondamentale che il professionista deve seguire quando vuole inserire collaboratori altamente performanti. Una risorsa viene identificata come "di qualità" quando integra perfettamente le capacità tecniche specifiche per un dato ruolo con le Nts trasversali, ovvero comuni alla maggior parte dei ruoli professionali.

Le Nts possono essere suddivise in due grandi gruppi: functional skills, utili e funzionali alla risoluzione di nuovi problemi task-correlati (la comunicazione, il problem solving o il decision-making) e adaptive skills, che fanno riferimento alla modalità in cui le risorse umane interagiscono fra loro e con l'organizzazione (attitudini, teamwork, leadership).

Un po’ di storia
Le Nts sono state studiate inizialmente nell'ambiente aeronautico, dove da anni vengono promossi specifici percorsi per il cosiddetto Crm (crew resource management), ovvero un sistema di management orientato all'utilizzo ottimale di strumentazioni e fattori umani necessari per volare in sicurezza. Il Crm compare per la prima volta nel 1979 durante un workshop targato Nasa nel quale vengono presentati i dati relativi alla principale causa di incidenti aerei: l'errore umano. Dagli studi emerse che le tre principali cause dell'errore umano sono la comunicazione, la leadership e il decision-making. Non proprio abilità tecniche. Si parla di abilità cognitive ed emotive, ovvero la modalità che ogni individuo utilizza per pensare a una determinata cosa e l’abilità di gestire le proprie emozioni negative soprattutto quando si entra in relazione con gli altri membri del team.

Dopo l'ambito aeronautico è stata la volta della medicina. Anche i medici hanno sviluppato una metodologia in questa direzione (si veda "Surgeons' non-technical skills in the operating room: reliability testing of the Notss behavior rating system", Yule et al., World Journal of Surgery, 2008): non a caso, visto che anche qui il fattore umano può causare danni importanti agli individui. È stata, quindi, costruita nel 2004 la tassonomia Notss (Non-technical skills for surgeons) che comprende cinque categorie: gestione del compito, lavoro in gruppo, consapevolezza della situazione, assunzione delle decisioni, leadership. Anche in questo ambito, come si nota, si è posto risalto ad abilità che di tecnico hanno ben poco.

Le Nts per il professionista
Anni di ricerca hanno quindi portato un elenco fondamentale di Nts imprescindibili per qualunque professionista. Lo studio professionale al passo con i tempi deve analizzarle ogni qual volta vi sia la necessità di inserire una nuova risorsa all’interno del team. Le sei non-technical skill fondamentali sono la comunicazione, il conflict management, la collaborazione inter-professionale, la leadership, il problem solving e la motivazione.

Comunicazione e conflict management sono strumenti importantissimi per gestire le relazioni all'interno del team: imparare ad essere assertivi, migliorare la propria capacità di ascolto e la propria intelligenza emotiva, identificare le emozioni che l'altro trasmette in modalità non-verbale.

Più in generale, è necessario saper riconoscere tutte le fasi in cui si manifesta il conflitto a seguito delle normali tensioni createsi mentre gli individui cercano di raggiungere gli obiettivi dell'organizzazione. La collaborazione inter-professionale sembra il punto più scontato, ma i dati della ricerca dicono una cosa sola: le persone faticano a collaborare con colleghi di diversa formazione: psicologi e psichiatri, medici e infermieri, amministrativi e It, magazzinieri e camionisti, e così via. Non capiscono le reciproche esigenze, e spesso questo è dovuto a una scarsa conoscenza dei ruoli, delle mansioni e soprattutto del percorso didattico ed esperienziale che le persone hanno affrontato nel corso della vita professionale.

La situazione si complica quando la squadra è formata da professionisti dello stesso settore, come per esempio quello legale, ma ognuno con la propria specializzazione, e con il proprio modo di fare problem setting. Ossia con la propria abilità di analizzare il problema, identificandone inizialmente le cause, senza confonderle col problema stesso che deve essere definito in base all'obiettivo che non si riesce a raggiungere.

Per quanto riguarda la leadership, tra le Nts fondamentali, ci sono numerosi aspetti da tenere in considerazione, che esulano dal classico carisma che porta all’altrettanto classico pregiudizio: solo chi ha del carisma può guidare una squadra di professionisti. Nulla di più sbagliato. La leadership è un insieme di caratteristiche personali, comunicative, relazionali che il leader acquisisce attraverso formazione, esperienza ed errori. Il problem solving rappresenta la capacità di raccogliere e di organizzare le proprie risorse psichiche e fisiche per orientarle alla ricerca di una soluzione efficace.

Bisogna sottolineare che si tratta di un'abilità coltivabile attraverso percorsi di formazione dedicati: imparare a suddividere bene il problema in sotto-problemi di intensità o difficoltà crescente, seguendo uno schema apposito. Infine, la motivazione, ottenuta anche grazie all’esercizio della perseveranza. Questa tra le non-technical skill è di certo quella più delicata, per due motivi. Il primo, è più difficile da coltivare. Tendiamo a essere piuttosto rinunciatari di fronte alle difficoltà, e finiamo per lamentarci troppo. Ma la ricerca scientifica parla chiaro: la persona perseverante ha maggiori probabilità di successo, sia nella vita privata che in quella professionale.

Il secondo riguarda l’atteggiamento nel recruiting. È quella che tutti i reclutatori danno per scontata: sanno perfettamente che è una dote fondamentale, ma spesso non la ricercano approfonditamente tra i loro candidati. Al contrario la perseveranza dovrebbe essere il tema centrale in ogni processo di selezione.

Dare per scontate le capacità non tecniche è una delle peggiori trappole in cui può cadere il professionista: per stare al passo con i tempi è necessario arricchire la propria squadra di persone con ottime Nts. Il primo passo è il processo di selezione: meglio affidarsi a professionisti esperti di Nts che sappiano valutare, in modo obiettivo e scientifico, le capacità non tecniche del candidato. In secondo luogo è strategico inserire all’interno del proprio calendario annuale degli interventi formativi ad hoc, centrati su comunicazione, conflict management, leadership e sulle altre Nts.

*Psicologo, psicoterapeuta specializzato in terapia cognitivo- comportamentale, consulente in ambito aziendale e clinico


L'articolo completo è stato pubblicato su TopLegal Review, nr. febbraio/marzo 2021, disponibile in formato digitale su E-edicola.


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