0100 conference mediterranean 2024

Come integrare le politiche Esg nel venture capital

Glenda Grazioli, partner di P101 sgr, spiega che l’adeguamento ai criteri Esg ha portato il venture capital a codificare il suo approccio e a integrare i suoi processi di analisi, decisione e monitoraggio

07-10-2024

Come integrare le politiche Esg nel venture capital

 

di Valentina Magri


Quando gli investitori, più di tre anni fa, hanno iniziato a integrare le politiche Esg negli investimenti hanno innescato un circolo virtuoso in diversi settori. Il venture capital non ha fatto eccezione. «Credo che il venture capital sia una delle asset class in cui la risposta alle nuove esigenze degli stakeholder sia stata più pronta e, per molti versi, più immediata. Investiamo in società innovative e tecnologiche che per loro natura si prestano al rispetto dei parametri Esg», spiega Glenda Grazioli (nella foto), partner di P101 Sgr, player leader del venture capital italiano con focus europeo e sponsor di 0100 Conference Mediterranean 2024, di cui TopLegal sarà media partner. 


Nel caso di P101, l’adeguamento ai criteri Esg non ha imposto delle modifiche al modello di business, fondato su elevate abilità in specifici settori tecnologici. Tuttavia, l’adeguamento ha portato a codificare l’approccio del fondo e a integrare i parametri Esg nei suoi processi di analisi, decisione e monitoraggio. «Escludiamo dai nostri investimenti i settori dannosi per l’ambiente o la società e conduciamo anche una due diligence Esg. E se decidiamo di investire, fissiamo dei Kpi (Key performance indicator, ndr) con la startup, con cui definiamo un percorso per puntare a migliorarli», precisa Grazioli.


Più in generale, P101 promuove tramite i suoi investimenti alcuni degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) dell’Onu, con particolare attenzione alle azioni per l'uguaglianza di genere e diversità, buona salute e benessere (Sdg 3), rispetto delle condizioni di lavoro e per stimolare l'innovazione e le infrastrutture digitali (Sdg 9).


P101 sgr si pone come partner finanziario, industriale e strategico delle startup in cui investe, condividendo con loro il percorso e gli obiettivi, sostenendole nell’adozione di politiche Esg e nella diffusione in azienda della cultura della sostenibilità e del rispetto di tali politiche, in tale ambito collabora con professionisti specializzati, come, per esempio, Nativa. Nel percorso verso la sostenibilità, la tecnologia funge sia da acceleratore, che da facilitatore. «È un facilitatore perché crea gli strumenti necessari a misurare e analizzare l’impatto delle organizzazioni in ambito Esg. Ma è anche un acceleratore, perché rende più efficaci molti processi industriali e organizzativi limitando l’impatto sull’ambiente e sulla società», evidenzia la partner di P101.


Un impegno e un approccio serio sul fronte Esg porta alla startup un vantaggio competitivo, non solo in fase di investimento, ma anche nel passo successivo del loro percorso di crescita e di creazione di valore. «Nella fase di disinvestimento e quindi cessione della propria partecipazione, la controparte acquirente spesso è un’azienda strutturata, che ha iniziato a sua volta il proprio percorso Esg e considera imprescindibile un profilo Esg. Tale caratteristica, quindi, valorizza al meglio le startup che hanno intrapreso un percorso in tal senso», afferma Grazioli.


Concretamente, P101 mira a investire in imprese innovative nate per generare un cambiamento positivo. In quest’ottica ha, per esempio, investito recentemente in Incapto, startup spagnola che, con soluzioni tecnologiche, punta a promuovere il consumo di un caffè con un impatto minore sul pianeta, una maggiore tracciabilità dell’origine e che assicuri stabilità economica agli agricoltori delle piantagioni. Tra gli investimenti italiani di P101 figura invece Cortilia, nata con un modello di business pienamente votato alla sostenibilità e all’attenzione nella scelta dei cibi di qualità e della salute, che fa leva sulla tecnologia, i dati e la conoscenza del territorio per valorizzare le produzioni alimentari a filiera corta e biologiche. Infine, un altro recente investimento di P101 è Carol Health, startup che offre il primo servizio digitale di medicina di base in Italia, attivo in regime privato, con lo scopo di abbattere la barriera della presenza fisica e temporale.


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