Cintioli ha assistito con successo il Consiglio Nazionale Forense (Cnf) nel giudizio dinanzi al Consiglio di Stato dimostrando l’illegittimità del provvedimento con il quale l’Agcm quattro anni fa aveva comminato al Cnf una pesante sanzione pecuniaria di poco meno di un milione di euro per la pretesa inottemperanza al precedente provvedimento antitrust assunto a conclusione dell’istruttoria I748-Condotte restrittive del Cnf.
Cintioli ha assistito il Cnf con il fondatore Fabio Cintioli (in foto), unitamente a Giuseppe Colavitti e Davide Calabrò.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 2764/2020, ha definitivamente accertato l’illegittimità del provvedimento sanzionatorio, confermando la sentenza del Tar Lazio n. 11169/0216 che aveva già positivamente valutato le ragioni del Cnf. Nel dettaglio, la sentenza dei giudici supremi non soltanto riconosce la correttezza delle iniziative tempestivamente assunte dal Cnf per ottemperare ai precedenti accertamenti dell’Agcm, ma afferma importanti principi, di valenza generale, a tutela del contraddittorio nei procedimenti antitrust.
La sentenza, in particolare, riconosce che, anche nei procedimenti di inottemperanza, al pari di quelli per l’accertamento di intesa restrittiva ed abuso di posizione dominante, è necessaria la comunicazione delle risultanze istruttorie e l’audizione finale della parte accusata dinanzi al collegio dell’Agcm.
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