Maccabruni ed Edoardo Ricci assistono Camuzzi, società guidata da Stefano Barbiera, per la quale dopo meno di due anni dall’omologa del concordato, i creditori hanno approvato la proposta concordataria con quasi l’unanimità dei voti.
Unicredit, Banca Popolare di Sondrio, Ubi e Bnp Paribas, che insieme all’Erario contano crediti per quasi 170 milioni di euro, già alla fine di quest’anno potranno iniziare a ricevere i primi rimborsi, essendo previsto che Camuzzi, dal 30 novembre 2018 al prossimo anno, incassi corrispettivi di vendita superiori a 70 milioni di euro.
È stata infatti conclusa in data 30 novembre 2018, la vendita a Coima Sgr della sede della società in Milano in via Ripamonti, per un corrispettivo che fonti del settore, accreditano per oltre 25 milioni di euro.
Tale vendita fa seguito al contratto preliminare con Bottega Veneta per la vendita di due edifici del medesimo complesso milanese di proprietà di Camuzzi e, da tempo, sede del quartier generale di Bottega Veneta, per un valore di circa 32,5 milioni di euro. Il closing è previsto per la fine del primo trimestre 2019.
Per la vendita del cespite milanese Camuzzi è stata assistita da Franco Maccabruni di Maccabruni, che aveva già ottenuto il via libera della suprema corte alla percorribilità del concordato fallimentare che era stato proposto, per conto della società, da Gabriele Prenna di Edoardo Ricci, che continua ad assistere Camuzzi. Coima, invece, è stata assistita da Ivana Magistrelli di Grimaldi.
Se si considera, inoltre, la prossima cessione di alcuni terreni di sviluppo siti in provincia di Pavia e nel centro di Piacenza per oltre 13,5 milioni di euro, le aspettative d’incasso degli istituti di credito e dell’Erario saranno, molto probabilmente, superate.
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