CONSULENZE LEGALI DEI COMUNI:IN SEI MESI MILANO METTE IN CONTO 250MILA EURO

La prima parcella emessa in vista dell’Expo 2015? È quella pagata dal Comune di Milano guidato dal Sindaco Letizia Moratti (foto) allo studio legale Sciumè e associati per l’assistenza amministrativa e legale fornita all’ente in occasione della candidatura del capoluogo meneghino ad ospitare l’esposizione universale. L’ammontare della parcella è stato di 50mila euro. È quanto si apprende spulciando tra le schede relative agli “incarichi affidati a consulenti esterni – I semestre 2008” pubblicate all’interno del sito del ministero della Funzione pubblica guidato da Renato Brunetta.
L’operazione trasparenza potrebbe consentire di avere una idea della domanda di servizi legali proveniente da parte degli enti locali. Tuttavia non è esattamente così. E non per demerito del ministero che si limita a riportare i dati comunicati dai Comuni. Nelle schede, infatti, non è sempre chiaro chi sia il prestatore della consulenza. Molti avvocati non sono qualificati come tali, ma i loro nomi vengono riportati senza alcun accenno al titolo professionale.
Noi abbiamo provato, attraverso un esercizio empirico e a campione, a individuare quale tra le municipalità di Milano, Torino, Roma, Bologna e Napoli abbia speso di più acquistando servizi di consulenza legale nel primo semestre dello scorso anno.
Milano, a cui se non altro va l’oscar della trasparenza, sembrerebbe in testa con 255mila euro di “importo previsto”. A ruota, segue il comune di Bologna con poco più di 215mila euro. Del comune di Napoli, nel documento che abbiamo visionato non vi è alcuna traccia. In quanto a Roma, invece, bisogna dire che l’unico riferimento a consulenza legale è relativo a un incarico affidato a Risorse per Roma Spa (150mila euro) in merito alla costituzione di una Stu per la riqualificazione di Ostia, del lungomare e dei sistemi entroterra. Tuttavia è difficile immaginare che la Capitale non abbia consulenze legali esterne.
Per quello che riguarda Torino, invece, abbiamo rintracciato 28 consulenze per un importo complessivo di 86,5 mila euro. Tuttavia anche in questo caso i nomi degli avvocati che abbiamo individuato non erano preceduti dal titolo professionale, per cui non è escluso che ve ne fossero altre che sono sfuggite alla nostra curiosa lettura.