Troise Mangoni vince con Igas Imprese Gas al Tar Lombardia
Troise Mangoni, con il partner Wladimiro Troise Mangoni e un team composto da Mattia Errico e Alberto Buonfino, ha assistito con successo Igas Imprese Gas (associazione tra imprese operanti nella filiera del gas metano) nel giudizio dinanzi al Tar Lombardia di Milano in materia di regolazione tariffaria del gas, proponendo un atto di intervento a sostegno dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Il collegio, accogliendo le ragioni sostenute da Igas, ha chiarito i poteri esercitabili dall’Arera nell’ambito della regolazione economica, statuendo – in relazione a crediti accertati in favore delle imprese venditrici – la legittimità di modalità di recupero basate sulla socializzazione del credito, a salvaguardia dell’equilibrio di sistema.
Ughi e Nunziante vince per Stampa Quotidiana al Tar Campania
Ughi e Nunziante, con Andrea Marega e Giorgia Diotallevi, ha assistito con successo Stampa Quotidiana (società attiva nella stampa di quotidiani e periodici) davanti al Tar Campania-Napoli, che con l’ordinanza del 15 gennaio scorso ha sospeso la revoca parziale, disposta dal Mise, dei contributi concessi a Stampa Quotidiana, pari a circa 2 milioni di euro, per la realizzazione di un impianto tipografico nel beneventano. L’impianto è rimasto attivo ininterrottamente per 7 anni (dal 2006 al 2013) stampando Il Sole 24 Ore per tutto il Mezzogiorno. Il presupposto per l’accesso ai contributi era che l’impianto fosse rimasto attivo per almeno cinque anni. Il ministero aveva revocato i contributi ritenendo che il termine quinquennale decorresse, non già dall’entrata in funzione dell’impianto a pieno regime (2006), ma dalla data di emissione dell’ultimo titolo spesa ammesso a beneficio (2010). Il Tar Campania, non solo ha riconosciuto il danno derivante a Stampa Quotidiana in conseguenza della revoca parziale dei contributi, ma ha anche ritenuto fin da ora fondato nel merito il ricorso “avuto riguardo alla data di avvio effettivo dell’impianto produttivo, come adeguatamente dimostrata da parte ricorrente, ed ai motivi della cessazione di attività”.
Edoardo Ricci vince per Fallimento Gruppo Imprese Savonesi
Edoardo Ricci, con un team composto dal senior partner Roberto Marinoni e dal partner Veronica Cascavilla, ha ottenuto una sentenza favorevole da parte del tribunale di Savona che ha statuito la simulazione assoluta di un fondo patrimoniale costituito per sottrarre beni ai creditori sociali. Tale pronuncia, conseguita nell’interesse del Fallimento Gis - Gruppo Imprese Savonesi - si segnala sia per il creditore, che vede riconosciuta una possibilità di azione, sia per il debitore, che deve prendere atto dell’inutilità del fondo patrimoniale se creato oltre e al di là degli effettivi bisogni della famiglia. Nel caso di specie, infatti, il fondo era stato costituito da alcuni amministratori di Gis ad anni di distanza dal matrimonio e in presenza di figli ormai adulti. Per questo motivo, ne ha dedotto il tribunale, sebbene non sia possibile allegarne la nullità per difetto di causa (perché l’ordinamento non riconosce la protezione della nullità davanti al negozio in frode ai creditori), è invece ammissibile l’azione di simulazione assoluta. Il Tribunale di Savona, con la sentenza n. 47/2020 del 10/12/01/2020 ha dunque confermato un preciso principio offrendo sicuramente nuovi spunti ai fautori del trust, come strumento capace di offrire un’efficace protezione patrimoniale.
Cintioli vince al Consiglio di Stato per Federazione coop Raiffeisen
Cintioli, con Fabio Cintioli e Dario Ruggiero, ha assistito con successo la Federazione cooperative Raiffeisen e diverse casse ad essa associate (Cassa Raiffeisen della Valle Isarco, Cassa Raiffeisen Oltradige, Cassa Raiffeisen Wipptal, Cassa Raiffeisen di Brunico, Cassa Raiffeisen Lagundo, Cassa Raiffeisen di Merano, Cassa Raiffeisen Castelrotto-Ortisei, Cassa Raiffeisen Silandro, Cassa Raiffeisen Nova Ponente-Aldino, Cassa Raiffeisen Prato Tubre, Cassa Raiffeisen Tures Aurina) nei giudizi all’esito dei quali il Consiglio di Stato ha confermato le sentenze del Tar Lazio che avevano annullato il provvedimento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, adottato a conclusione del procedimento I-777, relativo ad una presunta intesa tra le casse, anche con il coinvolgimento della Federazione, consistente nel coordinamento delle rispettive politiche commerciali, con l’obiettivo di limitare il confronto competitivo tra le parti nel mercato degli impieghi alle famiglie consumatrici nella provincia di Bolzano. Nelle sentenze pubblicate il 13, il 14 e il 21 gennaio 2020, il Consiglio di Stato ha confermato la correttezza dell’operato delle casse e della Federazione, e ha quindi respinto gli appelli dell’autorità, osservando, tra l’altro, che le Casse Raiffeisen - in virtù dei principi del mutualismo e del localismo (vale a dire dell’obbligo di operare prevalentemente a favore dei soci e nell’ambito di circoscritte zone di competenza territoriale) imposti dal Testo unico bancario e dalle istruzioni di vigilanza della Banca d'Italia - sono organizzate secondo un modello a rete che «consente di escludere in modo sufficientemente chiaro che tra le dette casse vi sia un rapporto concorrenziale». In quest’ottica, secondo il Consiglio di Stato, «lo scambio di informazioni accertato dall’appellante non fa che consolidare un sistema che tende a preservare la sussistenza di un’unica entità economica quale il sistema delle Casse Raiffeisen». Le sentenze in questione appaiono di particolare rilevanza nel panorama della giurisprudenza sul public enforcement delle nome antitrust, in quanto riconoscono le specificità, già evidenziate in primo grado dal Tar Lazio, del sistema di credito cooperativo, e del sistema Raiffeisen in particolare, fondato «sull’esigenza di assicurare anche in zone non particolarmente popolate la diffusione del servizio bancario, che diversamente potrebbe non essere assicurato, se si avesse quale unica stella polare la massimizzazione dei profitti».
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